Vedi Chronicle e poi muori...Ma va’, dai! Piuttosto vedi Chronicle di Josh Trank e poi rifletti. Ad esempio su quanto di effettivamente nuovo ci sia in questa storia che fonde tra loro tre elementi: l’adolescenza soprattutto come ribellione alla famiglia (e quindi per esteso alla società...), il mockumentary, quella cifra stilistica che punta a confondere pesantemente i livelli finzione e realtà nello schermo (cinematografico, certo, ma non solo…), infine la fantascienza come genere, sfornando una rappresentazione che da un lato non dimentica gli effetti speciali, che all’interno della storia rivestiranno un ruolo tutt’altro che trascurabile, dall’altro di quale materia siano fatti non i sogni (per una volta…) ma gli eventi quotidiani. La storia, in breve, è quella di tre studenti liceali che entrati in contatto del tutto casualmente con una fonte di energia sconosciuta si trovano in possesso di poteri tali da farli diventare una sorta di supereroi quanto mai atipici. Tale condizione è chiara fin da subito, perché i tre paiono soprattutto concentrati a sfruttare i loro superpoteri, almeno in una prima fase, perlopiù all’interno di una dimensione prettamente ludica. È evidente allora che anche quel minimo di regole che i tre si impongono per evitare di danneggiare altri esseri umani (giacché con la telecinesi non si scherza…) sono destinate a collassare ben presto, così che l’euforia iniziale lascerà posto alle differenze caratteriali che condurranno il terzetto ad una progressiva disgregazione. A voler tirare le fila di quanto visto, per un verso ci sembra di poter dire che dallo schermo arrivino, per quanto intermittenti, segnali di “novità” sotto forma di un certo “stupore” che qua e là fa capolino, sensazione in larghissima parte veicolata dall’uso massiccio della regola di “fatti straordinari in un contesto ordinario” (esempio: spassarsela tra le nuvole con gli abiti di tutti i giorni…), dall’altro però a lungo andare si avverte una certa pesantezza dovuta proprio a questo eccesso di realtà che marca inesorabilmente pressoché ogni scena. Insomma, se dimenticare Cocoon - L'energia dell'universo è lecito, la domanda che aleggia è un’altra: siamo pronti o no ad un supereroe che combatte in pantofole?
A scanso equivoci, comunque, merita una visita.
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