Romanzo d'esordio per l'esperto di cinema Enzo Lavagnini, che sceglie un protagonista di tutto rispetto, il giovane Federico Fellini, e lo cala in un gustoso noir d'ambientazione storica.
Roma, gennaio 1939: pioggia e intrighi, fascismo e avanspettacolo.
Mentre le canzonette del Trio Lescano e dell'orchestra di Cinico Angelini diffondono un'aria frivola e ottimista, la morte più che sospetta di una giovane e bellissima ballerina di avanspettacolo - ancora “nello splendente fulgore della vita” - trascina inesorabilmente un giovane e confuso cronista in un gorgo fitto, fatto di mistero e delitti.
Quel giovane invaghito di bellezza e di vita è il diciannovenne Federico Fellini. Arrivato a Roma, non ha trovato l'impiego che avrebbe voluto al Marc'Aurelio, il bisettimanale satirico, ma solo uno “strano” posto in cronaca, ed in prova, per “Il Piccolo”, un sarcastico quotidiano romano.
Affascinato dagli ambienti artistici della Capitale, gli tocca così invece di occuparsi della cronaca, sempre edulcorata, dei quotidiani: il fascismo non vuole che i fatti di cronaca nera superino le 30 righe ed inoltre pretende di far scomparire i delitti e le brutte notizie dai giornali, in modo tale da renderne più rassicurante la lettura.
La morte della ballerina, come in un tragico rosario, si porta poi dietro altra morte, altre assurde tragedie, rivelando al giovane sempre più abbacinato, accompagnato da strani aiutanti di periferia - un ragazzo ed uomo fatto, un poco bislacco - solo l'indefinito, mefitico contorno delle nefandezze del Regime, che pare manovrare ogni cosa; l'anima di ogni uomo e di ogni donna.
Un'indagine pericolosa, quella di Federico, tra odore di piombo e pistole ancora calde. Un'indagine sconsiderata e folle, testarda e improvvisata, basata solo sulle letture di Simenon e sui film visti, in cui la giovanile imprudenza e l'immaginazione, tra intuizioni e passi falsi, tentano di supplire, con arguzia e coraggio, all'esperienza.
Enzo Lavagnini, l'autore de "Il giovane Fellini, nello splendente fulgore della vita", è un esperto di cinema, in particolare di cinema documentario, che ha già all'attivo la pubblicazione di Pasolini (Sovera, Roma, 2009). Una serie di suoi contributi sono apparsi in volumi collettivi, coordinati da Italo Moscati per Marsilio, realizzata per il Festival del documentario italiano di san Benedetto del Tronto, ed ancora per un volume su “Clara Calamai” ed un altro su “Eduardo De Filippo” (entrambi Marsilio). Un suo contributo sul cinema e la natura è apparso di recente nel volume collettivo “Cinema e ambiente” edito dall’ARPAV della Regione Veneto. Ha scritto per le riviste Duel, Lo straniero, Libero documentario, Cinema d’essai, Altrocinema.
Collabora con il Festival dei diritti umani di Buenos Aires. Si occupa di comunicazione, prioritariamente quella ambientale.
Enzo Lavagnini, Il giovane Fellini nello splendente fulgore della vita, Palombi, 2011, 192 pagine, euro 15
ISBN 978-88-606-394-4
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