Potrebbe essere uno di loro…
Caccia al mostro di Bill Pronzini e Barry N. Malzberg, Mondadori 2012.
Un breve excursus sulla collaborazione tra questi due scrittori alla fine del libro in “I segreti del giallo” con “Una caccia molto speciale” del nostro impareggiabile Mauro Boncompagni. Una amicizia nata alla fine degli anni sessanta, con il primo che riunisce il realismo dell’hard boiled insieme al giallo classico ed il secondo tipico esponente delle “ossessioni visionarie”.
Qui abbiamo un mostro a Bloodstone che squarcia donne in modo orrendo (segni di losanga sulle cosce e fazzoletti di carta sporchi di sangue sul luogo del delitto). Quattro a dargli la caccia: Daniel Smith, tenente di polizia con un’ulcera che lo distrugge; Jack Cross, giornalista locale tutto preso dal suo prossimo libro “Squartatore di Bloodstone” e dalla fissazione con Clark Kent (sua amante Paula che lo vuole sposare); Steven Hook, ex attore alcolizzato, scommettitore di corse di cavalli (ora in cattive acque), una maledetta sinusite che lo angustia; agente Keller in contrasto con il capo Smith e sempre in giro alla ricerca dello Squartatore (fissato che sia Hook). Un episodio di violenza alle spalle, non crede alle idee del dottor Ferrara, solo con “la vigilanza, l’impegno costante e l’istinto si poteva catturare lo Squartatore”.
Il citato dottor Ferrara è lo psichiatra chiamato a capire il profilo del mostro. Per lui l’omicida non sa di essere l’assassino. E dunque può nascondersi dietro chiunque…
Abbiamo infine la giornalista Valerie Broome dell’”Insight Magazine”, inviata per seguire la vicenda (è nata proprio qui) e attratta da Steven. Segue un altro omicidio e un tentativo fallito contro la madre di Cross che ha una relazione con Plummer, proprietario del giornale locale. Insomma ecco che arrivano anche gli intrecci sentimentali a complicare la vicenda, una quinta vittima e un incrociarsi pazzesco di eventi personali nello stesso momento dei quattro già citati all’inizio.
In corsivo il pensiero dello Squartatore, parti del libro di Cross battuti a macchina, tutti i personaggi hanno qualcosa di ambiguo e inquietante che fa sospettare di loro. Velocità, ritmo, tensione, angoscia, atmosfera allucinata, pazzesca. Pure una citazione degli scacchi “Nel buio le figure si spostavano come pedine su una scacchiera spruzzata di sangue” che fa rabbrividire. E il lettore è lì che si arrovella a capire chi può essere l’assassino. Un giorno, se lo Squartatore sarà catturato, potrebbe sorgere spontanea la domanda “ Ma è proprio lui?”.
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