Carlo Maffei è un povero e inconsapevole immigrato italiano nella grande depressione americana. La crisi economica lo ha lasciato senza lavoro e senza futuro, l’unica soluzione è rientrare nel suo paese di origine. Ma qualcosa cambia, Carlo sembra avere un’inattesa e grande disponibilità economica e poi d’improvviso scompare senza lasciare traccia. L’investigatore incaricato del caso, muovendosi con intelligenza e furbizia, scopre un inaspettato legame fra la scomparsa dell’operaio e la morte di un uomo influente e ricco, il presidente dell’Holland College. Un uomo che nasconde un mistero. Un uomo attorniato da una moglie pazza, un figlio geloso e una figlia bellissima.
Alcuni libri assumono il ruolo di pietre miliari di un genere. Alcune storie cambiano la letteratura e il modo di concepire la scrittura.
Fer-de-lance è uno di questi libri.
Pubblicato dalla casa editrice beat, nella nuova collana GialloBeat, rappresenta l’avventura di esordio di Nero Wolfe, uno dei più amati e più riusciti personaggi della letteratura poliziesca di tutti i tempi. Amante della buona tavola, grande appassionato di orchidee, burbero e iracondo, si dimostra implacabile nelle sue deduzioni e tagliente come un rasoio nel suo schietto ragionare. Rex Stout ha introdotto nel mondo del mistery un personaggio originale e riuscito che ha influenzato gli investigatori a venire, una personalità eccessiva, dominante e soverchiante, che tiranneggia i suoi incolpevoli compagni di avventura e che a tutt’oggi, a ottant’anni dalla sua nascita, mantiene una freschezza e un fascino che fanno di lui una delle figure più seguite da tutti gli appassionati.
La scrittura di Stout è essenziale e dinamica, appassionante e forte. I suoi personaggi sono ben delineati e riusciti, i dialoghi magistrali e divertenti. Le descrizioni vivide e prive di fronzoli ci trasportano in un America dal grande respiro, un luogo fatto di crisi economica e proibizionismo, di affaristi rampanti e donne bellissime, misteri e opportunità, amori e odii. Un America che è divenuta nell’immaginario collettivo un vero e proprio topos letterario che ha influenzato decine di scrittori e registi.
Il libro è arricchito da una significativa introduzione di Goffredo Fofi, che con maestria ci introduce al meraviglioso mondo di questo narcisistico e pigro investigatore privato.
Si tratta di un libro splendido e di un’iniziativa editoriale ancor più splendida che con eleganza e classe ci torna a far apprezzare le meraviglie, mai dimenticate, della migliore letteratura gialla di tutti i tempi.
Un libro imprescindibile per qualsiasi appassionato. Un punto di partenza meraviglioso per il mondo del mistery.
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