Con il fotografo Kent Murdock…
L’occhio indiscreto di George Harmon Coxe, Polillo 2011.
Un imputato di omicidio, Nate Girad (dieci anni di racket) viene assolto per l’abilità dell’avvocato Mark Redfield. Alla sua festa per festeggiare l’evento partecipa anche Kent Murdock, ottimo fotografo del “Boston Courier Herald” che abita (bilocale economico) nello stesso palazzo di Nate. Qui incontra la ex moglie piuttosto ingrifata col sesso che non vuole il divorzio (però con 10.000 dollari si può fare…) e una bella ragazza in blu che lo snobba. Solo che più tardi se la ritrova impaurita nella sua vasca da bagno, mentre il sergente Bacon la sta cercando. C’è stato un omicidio e a rimetterci le penne proprio l’avvocatone famoso. Non mancano i sospetti fra cui il fratello della ragazza.
Kent chiede al suo superiore due settimane di tempo per risolvere il problema e intascare diecimila dollari di ricompensa stabiliti, metà dall’Ordine degli Avvocati e metà da un giornale concorrente (così mette a posto la moglie).
Qualche spunto su Kent: corpo asciutto, agile e robusto, occhi castani “simili a schegge di rame”, sempre in buoni rapporti con la polizia si sente a disagio nel nascondere la ragazza (chiaro che nasce una “simpatia”), fuma sigarette ma non disdegna di tirare boccate da una vecchia pipa, whiskey al bisogno, minacciato da un bel gangster che aveva visto nei paraggi dell’omicidio,
Altri elementi: un balordo che sa qualcosa (che fine farà?), un giovane giornalista che vuole farsi strada e che gli sta alle calcagna, classici momenti di tensione, pugni, spari, schivate, una lampadina da flash che scoppia al momento giusto.
Discreto approfondimento dei personaggi (almeno di alcuni), qualche spunto sulla società, un vecchio omicidio che può avere legami con quello attuale.
Un hard boiled psicologico dignitoso.
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