Era il 1995 quando il giornalista Michael Connelly, da tre anni anche apprezzato romanziere, si prese una pausa dal ciclo di romanzi con protagonista il suo celebre Harry Bosch e scrisse un romanzo a sé, una storia conclusiva: Il poeta. Dopo fiumi di carta e vari altri personaggi, come Terry McCaleb e Mickey Haller, nel 2009 lo scrittore torna a regalare ai suoi lettori un’avventura con il personaggio di Jack McEvoy con questo romanzo, L’uomo di paglia (The Scarecrow), da poco nelle librerie italiane grazie alla Piemme Editore nonché ai fedeli traduttori Patrizia Traverso e Stefano Tettamanti.
Ecco la quarta di copertina:
Due settimane. Questo è quanto rimane a Jack McEvoy da trascorrere alla sua scrivania nella redazione del Los Angeles Times. La crisi della carta stampata, in un’epoca in cui l’informazione viaggia su internet, non risparmia neanche un reporter di nera che, dodici anni prima, si era guadagnato la celebrità svelando al mondo l’identità del Poeta, un serial killer che firmava i suoi omicidi con i versi di Edgar Allan Poe. E anche se è abituato a scrivere di morte, McEvoy non ha intenzione di andarsene con un elogio funebre di se stesso: il suo ultimo articolo dovrà essere qualcosa di memorabile. La sua occasione si chiama Alonzo Winslow, un giovane spacciatore nero in galera per aver strangolato una donna bianca, chiudendone poi il cadavere nel bagagliaio della macchina. Una confessione estorta dalla polizia, un caso chiuso sbrigativamente, una storia che odora di discriminazione lontano un miglio. Con queste premesse, non è difficile rimettere in discussione l’esito delle indagini. Quando poi dalle sue ricerche emerge inaspettatamente un collegamento con un omicidio avvenuto anni prima a Las Vegas, nella sua mente si affaccia il pensiero di avere di nuovo a che fare con un serial killer. E McEvoy sa che non può essere da solo ad affrontare questa sfida, ma che, come dodici anni prima, ha bisogno dell’aiuto di Rachel Walling, profiler dell’FBI. Quello che invece non sa, è che da quando questa storia è iniziata, qualcuno sta seguendo ogni sua mossa. Qualcuno che serpeggia nel web con l’abilità di un ragno nella sua tela, servendosi della rete per stanare le sue vittime e prendersi gioco di chi gli sta dando la caccia. Fino ad attirarlo in una trappola mortale.
Nella speranzosa attesa che arrivi anche in Italia il film The Lincoln Lawyer (2011), tratto dal romanzo Avvocato di difesa di Connelly, ci si consola con l’arrivo sugli scaffali di questa nuova avventura di Jack McEvoy, a quattordici anni di distanza dalla sua prima apparizione ne Il poeta.
L’uomo di paglia di Michael Connelly (Piemme) pag. 360 - Euro 19,90 - ISBN 978-88-384-6879-7 - Traduzione di Patrizia Traverso e Stefano Tettamanti
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