Ha avuto un immediato e grande successo prima in Svezia e poi in altri paesi europei il romanzo Oscuri segreti (Det Fordolda, 2010) con cui hanno fatto il loro esordio nella narrativa due autori già noti nel loro paese in altri campi come produzione di film, recitazione e altro.
Sono Michael Hjorth e Hans Rosenfeldt che hanno unito la loro fantasia e scrivere questo romanzo che sarà il primo di una serie dedicata al protagonista: Sebastian Bergman uno psicologo e profiler che per motivi familiari ha lasciato il lavoro e la sua vita sta andando alla deriva.
Infatti Bergman è stato felicemente sposato con un figlio ma ha perso entrambe le persone care a causa dello tsunami che colpì l’arcipelago indiano. Da allora ha quasi perso la voglia di vivere e di lavorare.
Accade che nel paese di Västerås scompare un ragazzo di sedici anni e poco dopo arriva Bergman che vuole vendere la casa di sua madre e che proprio a Västerås ha passato l’infanzia, li ritrova alcuni suoi compagni di quando lavorava per la squadra omicidi, hanno appena trovato il ragazzo che era stato buttato in una palude con il cuore asportato.
I vecchi colleghi gli chiedono un parere e così l’ex profiler si trova coinvolto della indagine, riprende quel lavoro che gli piaceva e arriverà alla fine a sbrogliare una matassa ben intricata.
Hans Rosenfeldt è drammaturgo, attore e anchorman televisivo.
Michael Hjorth è uno dei fondatori e proprietari della società di produzione Tre Vänner, specializzata in film per il grande e il piccolo schermo.
un brano:
«Non era un assassino. Continuava a ripeterselo, trascinando il cadavere del ragazzo lungo il pendio: non sono un assassino.
Gli assassini sono criminali. Persone cattive. L'oscurità ha inghiottito le loro anime, hanno abbracciato le tenebre voltando le spalle alla luce. Invece lui non era cattivo.
Anzi.
Non aveva dimostrato l'esatto opposto, ultimamente? Non aveva messo da parte sentimenti e volontà, arrivando addirittura a farsi violenza per il bene altrui? Aveva sempre porto l'altra guancia, ecco cosa aveva fatto.
La sua presenza lí, in quella conca acquitrinosa in mezzo al nulla, con il cadavere del ragazzo, non era una prova ulteriore della sua propensione a fare la cosa giusta? Perché lui doveva fare la cosa giusta.
Non avrebbe piú tradito».
la quarta:
Sebastian Bergman è un uomo alla deriva. Ha perso moglie e figlio durante lo tsunami che ha devastato l'arcipelago indiano, ha rinunciato al suo lavoro di psicologo e profiler, ha ripreso la vecchia e mai dimenticata abitudine di portarsi a letto una donna per sera. Quando torna nella cittadina dove è nato, per sistemare e vendere la casa della madre, non immaginerebbe mai di ritrovarsi faccia a faccia con i vecchi colleghi della squadra Omicidi, impegnati a indagare sull'assassinio di un ragazzo di sedici anni, scomparso da casa e ritrovato nelle paludi intorno a Västerås con il cuore asportato. Un'occasione imperdibile per ritrovare se stesso e il gusto della sfida che ne aveva fatto un membro insostituibile della squadra, ma anche un'immersione in un mondo che conosce fin troppo bene, che ha imparato a odiare fin dall'infanzia e con il quale, ora, sarà forse costretto a venire a patti.
Oscuri segreti. Le cronache di Sebastian Bergman di Hans Rosenfeldt & Michael Hjorth (Det Fordolda, 2010)
Traduzione Roberta Nerito
Einaudi, collana Stile libero big, pagg. 516, euro 20,00
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