Il suo nome di nascita è Svlad Cjelli, ma per tutti rimane il detective olistico Dirk Gently. L’abbiamo conosciuto nel 1989 quando la Rizzoli portò in Italia per la prima volta il romanzo Dirk Gently’s Holistic Detective Agency – tradotto da Anna Mariani con il titolo Dirk Gently: agenzia di investigazione olistica, trasformato nel 1996 da Feltrinelli ne L’investigatore olistico Dirk Gently e tradotto da Andrea Buzzi.
L’autore, Douglas Adams, è celebre in tutto il mondo per la sua Guida galattica per autostoppisti - un geniale ciclo di cinque romanzi portati senza alcun successo al cinema - in cui ha potuto dar prova della sua irresistibile ed incontebile vis comica applicata alla fantascienza. Meno noto forse il suo divertimento nell’applicare lo stesso umorismo e sarcasmo al genere hard boiled: Dirk Gently e le sue roboanti investigazioni nascono per questo.
La Piccola Biblioteca Oscar Mondadori (n. 693) questo settembre ha fatto un grande regalo a tutti i fan di Adams, ma anche ai buoni lettori in generale: è andata a ripescare dal lontano 1988 la seconda avventura del buon Gently: The Long Dark Tea-Time of the Soul, che nelle mani dei traduttori Marco e Dida Paggi diventa La lunga oscura pausa caffè dell’anima.
Ecco la quarta di copertina:
«Tutto inizia in un aeroporto londinese con un misterioso personaggio che tenta di imbarcarsi sul volo per Oslo. Chi è? E cos’ha a che fare con l'esplosione in un impianto nucleare? L’effervescente fantasia di Adams trascina il lettore in un fantasmagorico viaggio tra le antiche divinità nordiche, Odino in testa, svelandogli i difficili legami familiari tra questi e Thor, il patto diabolico stretto con due ricchi signori inglesi, e quanto sia difficile essere immortale e non avere più nessuno che ti adori.»
Ci aspetta una divertente e spumeggiante avventura di un investigatore che ha calcolato di avere ben 11 sensi ad aiutarlo!
La lunga oscura pausa caffè dell’anima di Douglas Adams (Mondadori) pag. 273 - Euro 10,00 - ISBN 978-88-04-61181-3. Traduzione di Marco e Dida Paggi.
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