Ai primordi dell’èra dei Traduttori Automatici, volli mettere alla prova questa nuova frontiera del software. Avevo un brevissimo manuale di grafica che un amico si rifiutava di leggere in inglese: per evitare lungaggini, decisi di usare questa meraviglia che da poco stava brillando nel cielo digitale. Recuperai un software di traduzione automatica, inserii il breve manuale e in men che non si dica avevo il testo in italiano: il miracolo era avvenuto.
Bastarono pochissime righe per rendermi conto che il miracolo era fasullo e che non avevo ottenuto altro che un inutile guazzabuglio di parole. Il punto decisivo in cui fu presa le decisione di accantonare ulteriori prove fu quando il manuale specificava di tenere fermo il mouse (mouse still): il traduttore incitava a tenere «il topo stazionario»...
La traduzione non è lavoro per automatismi e per tecnologie varie, per quanto possano avvicinarcisi nel senso generale: la traduzione è una professione per umani!
Di lunga data è però l’affermazione (a metà tra serio e faceto) che tradurre è un po’ tradire. «Come tradurre i sospiri in altre lingue?», si chiedeva l’aforista polacco Stanisław J. Lec: questa la grande incombenza e la grande responsabilità affidata ai traduttori, quella di tradurre anche l’intraducibile.
Stiamo parlando di un processo gravoso nonché ingrato: quando lodiamo la bravura di un autore straniero troppo spesso ci dimentichiamo che in realtà stiamo lodando la bravura del traduttore italiano nel rendere quel romanzo a noi comprensibile (e godibile). Basta confrontare due testi stranieri tradotti da due diversi traduttori: il risultato può essere talmente differente che ci si rende conto dell’immane responsabilità nelle mani (anzi, nella penna) dei nostri traduttori.
Inaugurando questa rubrica vogliamo non solo rendere omaggio ad alcuni prolifici traduttori (più o meno famosi, anche se mai abbastanza), ma anche far conoscere ai lettori le persone che faticano e si scervellano perché noi tutti possiamo continuare a leggere ed apprezzare testi in lingua straniera.
Da lunedì prossimo, ogni settimana un traduttore o traduttrice ci parlerà del proprio lavoro e delle proprie avventure.
Per cavalleria inizieremo con una testimonianza al femminile, e cioè... Lady Dexter!
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