Björn Larsson è uno scrittore che ama l’avventura. In Italia i lettori lo conoscono per libri come La vera storia del pirata Long John Silver, Il cerchio celtico, La saggezza del mare, Il segreto di Inga, e altre splendide narrazioni tutte pubblicate da Iperborea, libri idealmente ispirati e dedicati a grandi del passato come Robert Louis Stevenson, Daniel Defoe e Joseph Conrad. Larsson ci propone l’avventuroso e l’immaginario rivisitato in chiave moderna con straordinaria bravura e sensibilità, con una scrittura accorta, curata, a tratti delicata che mette in luce la sua vera natura di narratore di razza.
Ecco ai lettori e agli appassionati di questo straordinario autore molto seguito in Italia e in questi giorni presente al Festival di Letteratura di Mantova Edizione 2011, I poeti morti non scrivono gialli, dove si avventura, lui amante dell’avventura, nel romanzo di genere mettendosi in gioco come pochi sanno fare, restando attento ai particolari e tenendo la scrittura sul filo sottilissimo di un ritmo da suspense. Un giallo che affonda dentro una graffiante satira del mondo editoriale e ne scopre i risvolti più crudi.
Il famoso poeta svedese Jan Y Nilsson accetta contro i suoi principi di scrivere un romanzo giallo. A convincerlo è Petersen, il suo editore, che alla vigilia della consegna del manoscritto trova il poeta impiccato nel peschereccio in cui viveva, in quello che si rivela un omicidio mascherato da suicidio.
Chi voleva morto Jan Y e soprattutto perché? Per il sostanzioso compenso che l’autore avrebbe avuto all’uscita del libro, già venduto a diversi editori europei come il giallo dell’anno? O forse perché era ambientato nel mondo dell’alta finanza e andava a toccare ciò che non doveva?
Le indagini del Commissario Barck, un poliziotto con la passione della letteratura e che si diletta a scrivere versi, coinvolgono Tina Sandel, compagna e musa ispiratrice di Jan Y, e il più caro amico del poeta, il noto giallista Anders Bergsten.
La morte improvvisa dell’autore getta nello scompiglio l’editore Petersen. Il romanzo è incompiuto e manca il finale. Sarà proprio Bergsten lo scrittore incaricato di scrivere la parte mancante, ma qualcuno ha interesse che l’opera non veda la luce.
Grande qualità letteraria, grandissima prova di uno straordinario scrittore. Larsson non manca riferimenti a grandi poeti come Martinson e Celan. Si intuisce chiaramente che la letteratura la respira, la vive sottopelle come parte di sé.
Allora non privatevi il piacere di questa lettura, non resterete delusi da questo autore amante dell’Italia tanto che ha imparato la nostra lingua e che trova nell’Italia tanti fervidi e appassionati lettori entusiasti della sua opera.
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