Sarà un gran finale quello della ottava edizione del Premio Camaiore di Letteratura Gialla - VIII Edizione. Venerdì 2 settembre alle ore 21.15 al Teatro dell’Olivo di Camaiore si decideranno infatti le sorti dei tre libri finalisti: Odore di chiuso di Marco Malvaldi (Sellerio), scelto dalla giuria degli esperti, Tutto deve crollare di Carlo Cannella (Perdisa), scelto dalla giuria di blog e portali web che propone la migliore opera prima, Il giorno dei morti di Maurizio De Giovanni (Fandango), scelto dalla giuria dei librai.
Come da tradizione, sarà lo scrutinio in diretta dei voti espressi dalla giuria popolare (composta da 51 persone) a proclamare il libro vincitore. Sempre come da tradizione, i tre scrittori saranno presenti sul palco a soffrire, una volta tanto, le pene della suspense che normalmente infliggono ai loro lettori.
La finale di questa edizione vedrà come momento centrale un'intervista ad Antonio Ingroia, procuratore aggiunto di Palermo e autore del recente, fortunato libro Il labirinto degli dèi, edito da “Il Saggiatore”.
Si tratta di un appassionato, dolente e serrato racconto dell'Italia di questi anni, quella che va da Radio Aut di Peppino Impastato, ucciso a Palermo dalla mafia nel 1978 all'omicidio Dalla Chiesa, dalle stragi del 1992 fino alle scottanti inchieste su mafia e politica dei giorni nostri. Anni che hanno visto Ingroia dapprima formarsi giovanissimo accanto a Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e soprattutto Paolo Borsellino, per poi lavorare assieme a Gian Carlo Caselli, fino a diventare un importante pubblico ministero impegnato in prima linea nella lotta alla mafia.
Da sempre a Camaiore si è avuto un occhio attento a chi le indagini, prima di trasferirle su un libro e trasformarle in racconto letterario, le fa sul campo. Ed è per questo che la manifestazione ha deciso di invitare al nostro evento più importante Antonio Ingroia, investigatore e testimone in prima persona di molte stagioni difficili del nostro Paese, in una delle regioni più difficili del nostro Paese.
Assieme a lui e ai tre scrittori finalisti, si parlerà di come si fa un'indagine, di come la si può raccontare, di come un grande processo – quali sono quelli contro le grandi organizzazioni malavitose – sia alla fine anche un grande, epico romanzo che dipinge un affresco di un periodo storico.
La serata organizzata dalla Fondazione Città di Camaiore è condotta da Claudio Sottili con la partecipazione di Giampaolo Simi, consulente tecnico del premio.
Intervengono il sindaco di Camaiore Giampaolo Bertola, il presidente della Fondazione Città di Camaiore, Maria Vecoli, e il direttore generale Alvaro Marchetti.
Gli interventi musicali sono del duo “Lino e Simona”. Protagonisti della colonna sonora delle estati versiliesi propongono i classici della musica italiana e non solo.
Durante la serata si esibiranno in brani tratti dalle colonne sonore dei thriller più famosi.
Ai tre finalisti vengono consegnate delle opere realizzate dal Maestro Giampietro Cipollini.
Ecco due considerazioni sull'edizione 2011 (di Giampaolo Simi):
"In otto anni, abbiamo avuto 23 autori finalisti di 15 case editrici diverse. Nelle nostre giurie si sono avvicendati più di trenta fra critici, esperti, librai, associazioni, blog e portali web. Autori come Carofiglio e Carrisi premiati in un qualche anticipo rispetto al grande successo. Ci sono poi giovani autori che, dopo essere stati finalisti o vincitori al Camaiore, hanno fatto il salto verso case editrici più grandi, come nel caso di Alberto Custerlina, Paolo Roversi, Marilù Oliva. Uno dei finalisti di quest'anno mi ha scritto questo messaggio: “Caro Giampaolo, non so dirti quanto mi faccia felice e fiero la notizia di essere fra i finalisti. Seguo il premio Camaiore da tempo, come appassionato del genere, e ne conosco la serietà e l'importanza”. Particolarmente accesa è stata quest'anno la competizione per l'opera prima. Le segnalazioni della nostra giuria si sono infatti spalmate su un ventaglio di titoli molto ampio, a dimostrazione del grande numero di nuove proposte che alimentano oggi il panorama del giallo italiano."
E così anche quest'anno, la giuria è dovuta ricorrere al ballottaggio fra ben quattro opere prime che avevano ricevuto lo stesso numero di segnalazioni.
Nel 2010 il Premio è stato vinto da Marco Vichi con "Morte a Firenze" (Guanda). I vincitori delle passate edizioni sono stati Giancarlo De Cataldo con “Romanzo Criminale”, Gianrico Carofiglio con “Ad occhi chiusi”, Alessandro Perissinotto con “Una piccola storia ignobile”, Paolo Roversi con “La mano sinistra del diavolo”, Michele Giuttari con “Il basilisco” (Rizzoli) e Donato Carrisi con "Il suggeritore" (Longanesi).
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