Cinque racconti istantanei, cinque flash back folgoranti con ingredienti noir che hanno Roma in primo piano, una grande città in costante movimento.
Fabio Bernardini, con Subbuglio in metropoli pubblicato dalla coraggiosa Iris 4 Edizioni, si insinua nei risvolti più oscuri e inquietanti della sua città, Roma appunto, e ci rivela il torbido intreccio di inganni, efferatezze e delitti.
E allora chiediamocelo pure: cosa si nasconde dietro il vero volto della città eterna? Un volto sorridente che si trasforma in un ghigno in questi racconti un po’ torbidi, enigmi marchiati con il sangue che rimangono senza risposta.
È il dramma della solitudine, una società malata e contorta che trova nella grande metropoli la sua valvola di sfogo lungo le vie della perdizione.
Chi guida la mano di spietati Killer seriali tra le strade frequentate e amate dai turisti di tutto il mondo?
Ogni parola di questi racconti è percorsa da un plumbeo senso di tragedia e ciò sia di monito al lettore che sa cosa lo aspetta e che rimarrà attaccato a questa scrittura fluida e disturbante, convinto fino alla fine di un esito diverso.
Viene addirittura voglia di starci dentro a queste storie, poi, andando avanti, si capisce che è meglio nascondersi e Bernardini offre tutti gli appigli per restare fuori a guardare con occhio cinico e vigile l’evolversi degli eventi.
Ma in questa ostinata ricerca di verità non manca una sottile e marcata ironia e ciò rende la scrittura vivace e fermamente convincente.
Cinque racconti dove dotti investigatori si confrontano con la realtà tenendo il lettore in balia di una suspence senza tregua, cinque racconti da leggere e dopo averli letti provare a percorrere qualche via deserta di Roma in piena notte.
Chi avrà il coraggio di dirmi che non ha avuto paura?
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