Con il romanzo L’inganno (Deception, 2010) arriva in libreria il quarto romanzo di Jonathan Kellerman pubblicato da Fanucci Editore.
L’inganno è il venticinquesimo volume di una serie molto longeva iniziata nel lontano 1985. La serie è dedicata al protagonista lo psicologo Alex Delaware che coadiuva nelle indagini il detective Milo Sturgis.
Attualmente la serie comprende altri due titoli: Mistery (2011) e Victims (2012).
Kellerman è un autore che è stato definito come un “maestro del thriller psicologico”, e con il presente romanzo l’autore terrà ben desta l’attenzione del lettore attraverso vari e imprevedibili colpi di scena per arrivare poi a una soluzione finale sconvolgente.
Al detectice Milo Sturgis viene affidato un caso molto particolare, Una insegnante di una particolare scuola, Elise Freeman viene trovata morta nella sua casa e il suo corpo è nella vasca da bagno che era stata riempita di ghiaccio secco.
La donna ha lasciato ben visibile un dvd nel quale accusa di molestie sessuali, tre suoi colleghi, insegnanti presso la stessa scuola.
Il capo diretto di Sturgis invita l’investigatore di non disturbare più di tanto il personale della scuola.
Alex Delaware partecipa alle indagini e scopre che la vittima aveva molte cose da nascondere, ma anche studenti, insegnanti, e amministratori della scuola hanno molti segreti da tenere nascosti e sicuramente uno di questi è disposto a uccidere ancora.
Jonathan Kellerman è uno degli autori di maggior successo al mondo. Esperto di psicologia clinica, ha utilizzato le proprie conoscenze in molti dei suoi romanzi, come nella serie dedicata ad Alex Delaware, di cui Fanucci Editore ha già pubblicato Ossessione, Ossa e Una prova schiacciante. Nella sua carriera è stato insignito dei premi Goldwyn, Edgar e Anthony, e ha concorso per lo Shamus. Vive in California con la moglie, anche lei scrittrice, e i loro quattro figli.
un brano:
Uscimmo di casa con il caffè nero in tazze da viaggio e sei fette di pane di segale e sesamo abbondantemente imburrate. Quando Milo vuole pensare, telefonare, mandare sms o dormire, a volte mi chiede di guidare. È contro il regolamento della polizia di Los Angeles, come molte altre cose, del resto. Milo compensa il consumo della mia benzina pagando il conto al bar e quant altro. Dal momento che il pane tostato monopolizzava la sua attenzione, mi offrii di prendere la mia Seville. Milo scosse il capo sparpagliando briciole e proseguì verso la sua nuova autocivetta, una Chevrolet Malibù color bronzo con un'accensione catarrosa. Dirigendosi verso nord lungo Beverly Glen Boulevard, guidò con una mano sola mentre si riempiva la bocca di pane di segale con l'altra. La radio della polizia era spenta. Il burrito era posato sul sedile posteriore e inondava l'automobile di eau defrijole. Milo disse: «Per rispondere alla tua domanda, è una faccenda troppo ingarbugliata.» «Quella occupava uno degli ultimi posti della mia lista di domande. Dove andiamo?» «Dove è morta, a Studio City.» «Non si tratta di un caso verificatosi a West Los Angeles, però te ne occupi tu.» «Ufficialmente non è nemmeno un omicidio, ma me ne occupo io.»
La differenza tra uno psicologo esperto e uno alle prime armi sta nel capire quando non si deve parlare.
La quarta:
Il suo nome è Elise Freeman, e il suo agghiacciante grido di aiuto arriva troppo tardi per salvarla. Su un dvd trovato vicino al corpo senza vita, è registrata la cronaca del lungo calvario emotivo e fisico della donna, costretta a subire ogni sorta di violenza nelle mani di tre aguzzini sadici e infine abbandonata in una vasca da bagno piena di ghiaccio secco. Ma la più scioccante rivelazione è che i colpevoli, come la loro vittima, hanno insegnato in una delle scuole più prestigiose di Los Angeles, il liceo Windsor. Al detective Milo Sturgis viene assegnato il caso e tocca a lui avviare le ricerche nelle aule della scuola; e se mai c'è stata un'occasione migliore per mettere alla prova le abilità psicologiche del dottor Alex Delaware, è esattamente questa. Toccherà infatti ad Alex e Milo portare alla luce i segreti sporchi e inconfessabili che si nascondono dietro la facciata pulita e ordinata dell'istituzione. E tra ballerine di lap dance, depistaggi e tentativi di ricatto, Alex e Milo potrebbero essere trascinati in una trappola mortale e costruita a regola d'arte contro di loro.
L’inganno di Jonathan Kellerman (Deception, 2010)
Traduzione Sara Brambilla
Fanucci Editore, collana 20esima, pagg. 410, euro 10,00
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