C’è un filo sottilissimo che lega la vicenda di Kari, orfana misteriosamente adottata e alla ricerca dei suoi veri genitori e l’omicidio di Ylva, uccisa venticinque anni prima in circostanze misteriose tra i boschi della Lapponia svedese.
Ylva aveva una figlia, scomparsa senza lasciare traccia.
Le due storie viaggiano parallele dentro il romanzo, senza mai incontrarsi fino alla fine.
È Elina Wilk, ispettore della squadra omicidi di Vasteras che si incaricherà di riaprire il caso prima che cada in prescrizione.
Ecco allora un viaggio dentro un passato che sarebbe meglio non conoscere, alla ricerca di una identità e per dare risposta a troppe domande.
C’è una fine arguzia nel sostenere il linguaggio senza cadute, c’è una straordinaria abilità nel calibrarlo fino all’ultima riga.
Siamo alle prese con un grande regista della lingua, regista perché sa trasmettere, passo dopo passo, la suspense degna dei più grandi scrittori di genere.
Tanto di cappello a Thomas Kanger, grande affabulatore di un linguaggio semplice e acuto, scrittore che sa mettere le parole in modo originale e imprevedibile.
L’originalità di questa scrittura, che si rivela anche nella sagace traduzione di Giulio Appiasi, stupisce e appena il lettore ci entra dentro e ne prende confidenza, diventa naturale, quasi necessaria.
Straordinaria è la figura della protagonista: Elina Wilk. Osteggiata dai suoi superiori che la vedono come una pedina nella scacchiera dei loro giochi di potere, ha doti che a loro mancano: la capacità di osservare e l’intuito di una donna.
Mancano tre settimane alla prescrizione di questo omicidio e lei si butta anima e corpo, con profonda dedizione, alla risoluzione del caso.
Non mancano colpi di scena, accompagnati da sottili riflessioni psicologiche che richiamano l’attenzione del lettore, tutto dentro questo paesaggio del grande nord, spettatore immobile ma crudo e bruto dinnanzi alla vicenda efferata di questa storia.
Una magistrale narrazione in flashback con una serie di mirati slittamenti temporali.
Ultima considerazione: speriamo Ponte Alle Grazie ci offra il piacere di leggere altre storie di questo straordinario autore con la sua protagonista.
Lo aspettiamo con ansia.
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