Fratello, killer assoldato da un boss della ’ndrangheta, coinvolge l’amico Nino in un viaggio in Marocco e in Spagna per compiere i delitti che gli garantiranno una ricompensa fatta di soldi, molti soldi. È un omicida atipico, Fratello, la sua attenzione per le farfalle rivela quanto il loro volo sia un messaggio cupo perché sono foriere di morte: «Vedo una farfalla prima di uccidere qualcuno. Sempre». Come ogni killer che si rispetti, Fratello conosce bene leggi e abitudini della malavita e la sua voce si snoda nei dialoghi ma anche nei ricordi e nei pensieri: «Le menti del male sanno pianificare. Anche la ’ndrangheta lo sa fare. Gli omicidi, in Calabria, avvengono soprattutto nei periodi festivi: Natale, Capodanno, Pasqua. Così i parenti della vittima se lo ricorderanno per sempre, a ogni Natale, Capodanno o Pasqua. Se poi l’agguato avviene in luoghi affollati, magari all’ora di punta, è meglio. I cittadini onesti vedono. E così la sera sarà la paura a dar loro il bacio della mezzanotte.»
Come si lega questo viaggio magrebino con la più grave tragedia che abbia colpito la Marina mercantile italiana dal secondo dopoguerra, ovvero con quel 10 aprile 1991 in cui la Moby Prince entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo, ancorata a tre miglia dal porto di Livorno? Un solo superstite e centoquaranta vittime, i cui nomi sono riportati in appendice al libro. Ma Verdenero, la collana di Edizioni Ambiente che ha pubblicato “Il vento porta farfalle o neve”, si distingue per la volontà di scandagliare verità scomode e la domanda di fondo è: la collisione fu provocata da un incidente o ordita da qualcuno, nel tentativo di coprire un traffico di armi e rifiuti tossici in partenza dal porto di Livorno? Qui punta questo giovane ma bravo autore catanzarese, Francesco Aloe, classe ‘82, ora dottorando di ricerca in Letterature comparate presso l’Università di Bologna. Con un romanzo in parte inventato ma basato su fonti attendibili, inchieste, quotidiani, atti e perizie. Un romanzo in cui non mancano momenti di riflessione sulla vita:
« “Tutti sono liberi, in tutto il mondo!”
“No, Lidia. Nessuno lo è.”
Alza le spalle, ride.
“Che peccato” aggiunge “io voglio essere amata, felice e libera.”
“Il mondo ci osserva e ci condanna a vivere in schiavitù. Siamo schiavi dell’amore e della ricerca della felicità. Siamo schiavi dei numeri, dei soldi, del tempo che corre. Non saremo mai liberi.”»
Titolo: Il vento porta farfalle o neve
Autore: Aloe Francesco
Editore: Edizioni Ambiente
Collana: Verdenero. Noir
Anno: 2011
ISBN: 8896238951
Pagine: 300
Euro: 14,50
La canzone:
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