Venerdì 27 maggio 2011 (ore 17-18.30) presso la Biblioteca Comunale di Scandicci (FI) sita in via Roma 38A per gli Eventi di Scandicci Cultura si terrà l'incontro: L'uomo del “Canto giallo”. Omaggio a Roberto Santini
Ad un anno dalla scomparsa di Roberto Santini, parleranno dello scrittore e della sua opera (in ordine alfabetico): Graziano Braschi, Cristiano Draghi, Alberto Eva, Leonardo Gori, Isabella Leoni, Andrea Peggion e Giuseppe Previti.
Verrà proiettato il cortometraggio Sotto il mio giardino, prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia e diretto da Andrea Lodovichetti, tratto dal racconto Nero come le formiche di Santini.
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Il 25 maggio 2010, la morte improvvisa ed imprevista di Roberto Santini (25 maggio 1949 – 25 maggio 2010) ha interrotto la sua molteplice attività: infatti, oltre che autore di romanzi e racconti gialli e noir era stato anche psicologo (era iscritto all'Albo degli Psicologi) e soprattutto insegnante di scuola Primaria, un maestro insomma. Ma non solo: possiamo aggiungere la sua attività di grafico, di esperto appassionato di cinema noir e infine il suo contributo - sviluppato dentro un attivo gruppo di amici di quegli anni lontani - alla discussione sulla cultura degli anni Sessanta e Settanta.
Dapprima si fece conoscere con i racconti (forma che predilesse per diversi anni): su questa scelta Santini, in un'intervista, spiegò: “La scelta di scrivere gialli, fu poi dovuta al fatto che pareva mi riuscisse, come dimostrarono i premi letterari, alcuni anche importanti: "Orme gialle", "Esperienze in giallo", ma soprattutto il "Grangiallo" di Cattolica (Mystfest) che vinsi nel 2000, dopo essere stato segnalato nel 1999 e prima di ricevere una menzione speciale nel 2001. Sempre nel 2001 vinsi il "Ghostbuster" e poi "Giallocarta" (2005). Altri racconti vennero pubblicati nel frattempo in varie antologie e nel "Giallo Mondadori". Importante segnalare che di "Nero come le formiche", il racconto vincitore del "Giallocarta", è stato fatto un cortometraggio, film premiato in tutto il mondo e citato dai maggiori giornali.”
Poi vennero i romanzi La regola del male (ConTatto, 2005), A luce spenta (Laurum, 2007), Notti di raso bianco (Laurum, 2009), Tre farfalle d'argento (Hobby & Work, genn. 2010) e, pubblicato postumo, La porta di Sangue (Hobby & Work, nov. 2010).
Nel gennaio di quest'anno in collaborazione con Mondadori, le Biblioteche di Roma e l’Agenzia letteraria Trentin & Zantedeschi, è stata bandita la prima edizione del Premio Letterario Santini. Il racconto vincitore verrà pubblicato in appendice alla collana “Il Giallo Mondadori”.
«Intenso. Visionario. Lirico. Introspettivo. Fateci caso, di solito questi termini non sono quasi mai usati quando si parla di uno scrittore di polizieschi; eppure, nel caso dell’opera di Roberto Santini, sono di gran lunga gli aggettivi che meglio definisco- no la sua arte, il suo spessore intellettuale, la sua perizia narrativa, la sua incredibile capacità di essere contemporaneamente dentro e fuori (o meglio, al di là) del genere». Luigi Sanvito, editor Hobby & Work Publishing
«Perché la scelta del mistery storico? Qual è il suo shining?
Secondo me la storia dà al mystery un fascino particolare, perché sembra permettere una distanza anche emotiva dagli eventi e poi, quasi a tradimento, fa dei personaggi una sorta di fantasmi che tornano. Jung l’ha chiamato “inconscio collettivo”. Andare a ritrovare il passato è come andare a stuzzicare istanze profonde che sono dentro di noi e che sono collegate a qualcosa di affettivo. Uso affettivo, non nel senso di “affettuoso”, ovviamente. È come entrare in un vecchio bar del centro che ha mantenuto gli stessi arredi di cinquant’anni fa: provoca un’emozione strana, anche se allora non ero nato, o ero soltanto un bambino.» Dall'intervista di Marilù Oliva a Roberto Santini, pubblicata su Thriller Magazine.
IN RETE:
Intervista di Marilù Oliva:
http://www.thrillermagazine.it/rubriche/9561/
Premio Roberto Santini 2011:
http://premiorobertosantini.blogspot.com/2011/01/il-bando-della-prima-edizione-premio.html
Eventi di Scandicci Cultura:
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