Con Virgil Tibbs, appunto…

Virgil Tibbs: cinque giade preziose di John Ball, Mondadori 2011

Si parte con la morte violenta di Wang Fu-sen, collezionista di giade che ha fatto fortuna in America, colpito da un pugnale di giada nel cuore. Inoltre intorno al corpo quattro pezzi di giada rossa. Il vecchio viveva con la giovane Yumeko, figlia di un militare statunitense negro e di una giapponese, alla quale va l’eredità (dunque possibile sospettata). Intorno alla vicenda collezionisti di giade e un giro di una droga molto pericolosa.

Ad indagare Virgil Tibbs, ispettore della polizia di Pasadena, vestito con un dimesso abito scuro, vissuto nel profondo Sud in condizioni di indigenza. Egli capisce il problema di Yumeko, l’essere mezza negra e mezza giapponese, ripensa a quando era giovane e non aveva ancora superato il trauma di essere diverso dalla maggioranza degli abitanti di quel paese. Desidera anche un mondo migliore, più corretto, riguardo alla gente “Prima stabiliva leggi da essa stessa elaborate, e poi sembrava decisa a infrangerle tutte, su base sistematica”. Suo superiore Robert McGowan, capo del dipartimento di polizia di Pasadena che “possedeva lo spiccato dono di saper comunicare con la gente”.

Uno studio delle giade per capire meglio la vicenda, tensione, lotta, una riunione per l”abbocco”, la spiegazione finale. Il tutto nella cornice di un clima di attentati dinamitardi, di uccisioni di agenti di polizia, di tensione internazionale nel Medio e nell’estremo Oriente.  

“Lei non è come il signor Wolfe” gli viene rimproverato. “Temo di no. Non essendo un genio, dovrò fare le cose nel modo difficile”. E ci riesce piuttosto bene. Un bel libro di azione e riflessione insieme.

Per I “segreti del giallo” abbiamo Il nuovo detective nel giallo di Sabina Marchesi, praticamente la nascita di Sam Spade, preludio a Philip Marlowe mentre a Parigi nascono i primi antieroi come Arsenio Lupin, Fantomas, Za-la-mort, Rocambole. Davvero poche pagine per una penna così brillante.