Continua il viaggio fra gli pseudobiblia citati da film e telefilm statunitensi e scritti da professionisti - o sedicenti tali - del campo della psiche.
Nel 2004 Antonio Manzini, su soggetto di Niccolò Ammaniti, costruisce la trama a metà fra giallo e denuncia sociale de “Il siero della vanità”, diretto da Alex Infascelli. Fra gli inquietanti personaggi (terribilmente verosimili e purtroppo rappresentativi di una certa realtà italiana) c’è il professor Michele Benda con il suo nuovo libro: “Papà non ti rispetto”.
Interpretato da Marco Giallini, questo psichiatra racconta nel suo saggio la storia di un ragazzo che si autoaccusa dell’omicidio del padre per proteggere la zia disturbata mentalmente, inventandosi addirittura di odiare la figura paterna: Benda definisce il ragazzo «vittima della sua bontà».
L’arrivo improvviso di un altro ospite distrugge il momento di celebrità del professor Benda: il nuovo arrivato racconta che il “giovane innocente” è stato appena arrestato per stupro ed ha confessato di aver ucciso anche
Nel diciottesimo episodio della quinta stagione del telefilm “Due uomini e mezzo” (Two and a Half Men, 2008), troviamo Charlie (Charlie Sheen) alle prese con qualcosa che detesta: consultare una libreria: «È peggio che comprare profilattici!» Ma deve trovare un aiuto per la sua cronica allergia alle relazioni stabili, così consulta lo scaffale di libri di “psicologia fai da te”: ecco qualche titolo. «“Perché le relazioni falliscono”, “Donna intelligente, scelta imprudente”... non corro questo rischio!»
Una cliente gli consiglia “Respira l’aria del compagno”, e Charlie - per mascherare il fatto di star consultando quel settore - risponde: «Oh, avevo letto “L’ora d’aria”. Mi interessano le storie in prigione.» La donna misteriosa, capita la situazione di Charlie, gli consiglia un saggio: “Rompete le barriere, trovate l’intimità che meritate”. Il commento di Charlie è sagace: «Spero di trovare più di quello che merito!»
Non solo Charlie legge il libro, ma si invaghisce di Angie, l’autrice, tanto da citarne in continuazione dei brani. «Il risentimento è la malta che tiene uniti i mattoni della solitudine, creando un muro di alienazione e disperazione.... Capitolo 3, pagina 40: Abbattere il muro.» Ovvio che chi gli sta intorno mal sopporterà questa sua mania...
Nel tredicesimo episodio della seconda stagione di “Til Death - Per tutta la vita” (’Til Death, 2009) conosciamo la dottoressa Connie Friedman, che oltre a tenere corsi di rilassamento cerca ogni scusa per promuovere il proprio libro.
Già da queste poche informazioni si evince che la Friedman in realtà non è che una delle tante truffatrici che, riempiendosi la bocca di paroloni pseudo-psichiatrici e condendo il tutto con materiale orientale, inganna i malcapitati: come infatti avviene ai due protagonisti del telefilm.
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