La colpa di Laura Grimaldi
Unico elemento certo in un omicidio carico di simboli: quel cadavere di donna orribilmente violato. La vittima: un’avvocatessa rabbiosamente impegnata a difendere “l’altra metà del cielo”. Il colpevole: Alfiero Falliverni, uomo bello e di cultura, ambiguo amante della donna. Tra disperati messaggi che nessuno vuole raccogliere, obliqui indizi che nessuno vuole indagare, spetterà ad Aleardo Falliverni, fratello dell’”assassino”, scavare nella più oscura delle verità, fino a scoprire la natura profonda della più terribile pulsione umana: la colpa.
Laura Grimaldi è nata a Firenze, ha diretto diverse collane di narrativa di genere e si è occupata di critica letteraria per giornali e riviste. Ha tradotto centinaia di titoli di narrativa e saggistica, ha curato antologie e ha scritto sia saggi che romanzi. Ha ricevuto molti premi e riconoscimenti, tra cui il prestigioso Prix du Polar Européen.
Il poliziotto: Claire Morgan, dura e strafottente. Il cadavere: Simon Classon, fanatico degli angeli, professore di angelologia in una scuola per ragazzi superdotati. Peccato che Dio stia guardando dall’altra parte quando Classon viene trovato appeso a un albero dentro un sacco dell’immondizia pieno di ragni velenosi. Un rituale spaventoso che si rivelerà solo l’inizio di una discesa agli inferi della ferocia e della depravazione. Una spirale perversa in grado di risucchiare tutto e tutti.
All’interno, il racconto Il divino parlatore di Altavilla di Antonio Bellomi.
Punto di rottura di Alex B. Di Giacomo (vincitore del Premio Alberto Tedeschi 2010
1992: Davide Bazzichi, uomo del SISDE. Uomo che dovrebbe capire, agire. Uomo che non riesce a impedire in alcun modo la spaventosa strage di mafia che cancella il magistrato Alberto Colaianni, la scorta e la donna che Davide sta per sposare. 1994: Davide Bazzichi, agente sospeso dal servizio e mai reintegrato, relitto umano scavato dal rimorso e dagli incubi, alla disperata ricerca di riscatto. La memoria della strage di due anni prima è la sua tortura, la caccia ai mandanti è la sua ossessione. Solo che quando si scava troppo in profondità nel sanguinario groviglio tra politica e mafia, potere e crimine, si rischia di scavare anche la propria fossa.
All’interno, il racconto Cumino assassino di Monica Bartolini, vincitore del premio Gran Giallo Città di Cattolica.
Chiamate un carro funebre di Jonathan Stagge
Norma Hale appare sconvolta nel presentarsi nello studio medico del dottor Westlake, insolito investigatore dilettante. La ragazza ha bisogno di calmarsi perché è ossessionata da un sinistro taxi giallo, guidato da un ancor più sinistro individuo dalla bocca storta. Ossessionata e terrorizzata: una sua amica è morta dopo aver visto il medesimo taxi giallo. Norma teme che ora possa toccare a lei. Al pragmatico Westlake l’intera storia sembra il frutto di una mente paranoica. Fino a quando non vede il taxi giallo muoversi per seguire Norma. Seguirla con la lentezza di un carro funebre…
Jonathan Stagge pseudonimo di Richard Wilson Webb e Hugh Wheeler, inglesi, poi naturalizzati americani. Il sodalizio letterario dei due giallisti operò dal 1936 al 1952, anche con gli pseudonimi di Q. Patrick e Patrick Quentin. Wheeler continuò poi da solo come Patrick Quentin fino al 1965. Il periodo d’oro della celebre coppia è caratterizzato da trame e finali ingegnosi e detective accattivanti.
All’interno, l’articolo La signora scompare di Enrico Luceri.
Il gatto che conosceva gli astri due romanzi di Lilian Jackson Braun
Il gatto che cantava agli uccelli
Una signora novantatreenne vive sola con i suoi cani in una piccola fattoria. Un soggetto perfetto per il giornale di Pickax. Ma quando la stessa vecchietta muore in un incendio inspiegabile e una giovane artista scompare, è il momento per Qwilleran di smettere gli abiti del giornalista per passare a quelli di investigatore. Ad aiutarlo i suoi straordinari gatti, Koko e Yum Yum.
Il gatto che guardava le stelle
Qwilleran, giornalista miliardario, è in vacanza insieme ai suoi gatti a Fishport, centro turistico molto apprezzato dai pescatori. Ma il riposo non dura a lungo: due persone scompaiono e la gente del posto ritiene che nella vicenda siano coinvolti gli alieni. Per fortuna Koko e Yum Yum sanno distinguere la fantascienza dalla realtà.
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