E’ in libreria dal 25  novembre  il romanzo  La ragazza che rubava le stelle (vedi in notizie/10479).

E’ il secondo lavoro della scrittrice Brunonia Barry, che con il suo romanzo d’esordio La lettrice bugiarda  ha avuto negli Usa e nel resto del mondo un immediato e grande successo.

L’autrice è stata in Italia nei giorni 24, 25 e 26 novembre  per la presentazione del suo nuovo romanzo, così abbiamo approfittato della sua gentilezza e disponibilità per porle alcune domande.

Lei è una autrice ormai ben conosciuta nel nostro paese, così saltiamo le domande per “farla conoscere” e passiamo direttamente a chiederle: Perchè anche questo romanzo lo ha ambientato a Salem?

L’ho ambientato a Salem in quanto vivo proprio a Salem, inoltre Salem è molto rappresentativa per questo tipo di storie. E’  una città che vive sulla base della propria storia. però  vive anche  nel presente. Sono comunque due Salem ben diverse. Quella del passato e quella del presente. E’ questo è quello che fanno anche i personaggi della mia storia, si muovono tra passato e presente.

Leggendo i suoi romanzi troviamo protagoniste femminili, non forti, ma problematiche, con angosce e problemi irrisolti nel passato. Riflettono in qualche modo l’autrice?

Direi di si, io sono dovuta tornare nel mio luogo di nascita per poter poi andare avanti nella mia vita. Per me si è trattato della mia famiglia e del fatto che c’erano delle cose della mia famiglia che non avevo capito e che ho potuto comprendere solo tornando al mio paese di nascita.

Quindi ho avuto un percorso simile a quanto avviene nel romanzo.

Continua a occuparsi di teatro oppure l’attività di scrittrice l’assorbe completamente?

Dipende dalle scadenze che mi danno. Una delle cose che ho imparato dalla mia esperienza teatrale è stata quella di incarnarmi proprio nei personaggi di cui scrivo, per me diventa un  esercizio proprio di messa in scena, di personificazione, di entrare nel ruolo.

Questo è qualcosa  che ho appreso dal teatro.Proprio per questo, ogni tanto, me ne vado a passeggio per Salem proprio fingendo di essere uno dei personaggi di cui sto scrivendo.  Allo stesso modo scrivo lunghe biografie dei personaggi. Questo fa parte dello scrivere tipico per il teatro.

Quando scrive come si organizza? Pc, stampante ecc. In silenzio o con musica sottofondo? Scrive in un bar?

Scrivo al computer ed ho bisogno di silenzio e niente caffeina fino a quando non ho finito di scrivere. Ancor prima di fare colazione o di prendere un caffè scrivo per quattro ore e poi caffeina in quantità. Nel pomeriggio continuo a scrivere.

Chi e’ il suo primo lettore?

Mio marito, e comunque leggo a voce alta quello scrivo perchè mi piace sentire il ritmo delle frasi

Nel libro parla di caffè fatto mischiando polvere di caffè con un uovo intero compreso il guscio. Ai protagonisti fa dire che il risultato è un ottimo caffè, ma lei lo ha mai fatto un caffè così?

Si. mia nonna lo faceva d’estate e noi lo chiamavano il caffè da campeggio. Lo servivamo ai nostri ospiti senza dire come lo facevamo, loro lo bevevano e quando esprimevano il loro giudizio, normalmente sempre favorevole, gli dicevamo come veniva fatto.

 

Melville, tra i vari lavori, ha svolto anche la professione di “SEXTON”. Puo’ spiegare in cosa consiste? La traduzione letterale ci dice: Sagrestano e anche Necroforo.

Si, è vero, abbiamo anche il sagrestano della chiesa pero io mi riferivo a un lavoro che si svolge sulle navi. Credo che quello che Melville ha fatto fosse di tenere i diari di bordo nelle navi, fungeva anche da primo mozzo di nave o da assistente di comandante, quindi potrebbe essere entrambe queste due cose. Perchè Melville ha fatto un sacco di cose nella sua vita.

 

A proposito di Salem ha letto il romanzo di  Katherine Howe  dal titolo “Le figlie del libro perduto” (The Physick Book of Deliverance Dane – 2009)? Anche questo si svolge proprio a Salem.

Kathrine vive nella cittadina dove io sono cresciuta ed è una mia cara amica.

Spesso prendiamo il te insieme. Ed è una persona fantastica. Il suo libro è molto bello e anche un secondo che ha scritto è veramente bello ed è nuovamente un libro su Salem.

 

Katherine Howe  nella intervista da noi fatta per Fantasymagazine ha dichiarato appunto di conoscerla affermando di conoscere il suo “vero nome”. Quale è quello “falso” Brunonia oppure Barry?

Il mio vero nome è Sandra e il mio secondo nome è Brunonia, Barry è il cognome. E per i libri uso il mio secondo nome: Sono tutti veri.

 

Le piace il titolo (La ragazza che rubava le stelle) che la Garzanti ha dato al suo romanzo?

Si mi piace molto, anche per il primo libro hanno usato un titolo diverso dall’inglese e li ho trovati tutte e due interessanti e mi piaccio moltissimo le copertine.

 

Sta già lavorando su di un altro romanzo?

Si, ne ho scritto cento pagine. Non dico però il titolo

 

Chiudiamo l’intervista e salutiamo la scrittrice.