Pragasi ha nove anni e racconta la sua storia di adozione. Ha, infatti, lasciato l'India per raggiungere, in Italia, i suoi nuovi genitori.

E' la voce quindi di una bambina quella che in Quattro stracci una rupia e una bambola di cartapesta, racconta, attraverso la penna di Felice Muolo, una storia reale, a cavallo tra fiaba e attualità.

Dal giorno dell'arrivo all'aereoporto, a quello della prima Comunone; dai regali, alla gelosia per il nuovo papà; fino a un sogno straordinario e alla nostalgia.

Non è il caso di aggiungere nulla sulla trama di questo breve romanzo, forse più un racconto lungo nei ritmi e nella struttura, proprio perchè si svela in fretta tra le pagine, leggera e rapida.

Scelta difficile, e forse per questo non riuscita al 100%, da parte dell'autore quella di raccontare il tutto in prima persona, dal punto di vista e di narrazione della bambina. Forse questo aspetto, che è anche il più interessante del volume, avrebbe dovuto essere più curato e approfondito a livello lessicale ed emotivo, proprio per permettere al lettore una reale immedesimazione.

La tematica trattata è, sicuramente, molto ampia e in questo volume se ne dà, come è giusto che sia, una singola visione, che non si identifica con altre, forse più approfondite e tecniche, ma che ha dalla sua parte un tocco leggiadro, fanciullesco e delicato, per avvicinare a questo argomento attuale anche chi, fino a ora, ne è rimasto completamente estraneo.

Sito dell'autore: www.felicemuolo.it