Alla ricerca della moglie scomparsa…

Controfigura per un rapimento di Howard Browne, Mondadori 2010.

Ames Coryell, vicepresidente di una agenzia pubblicitaria, al ritorno da un lungo viaggio con moglie Leona e figlioletta Feewee di tre mesi, si accorge della sparizione della consorte svanita nel nulla senza lasciare traccia (eccetto la sua borsetta). Nel contempo è sparito pure il vicino di casa, ritrovato poco dopo moribondo con la testa fracassata. Facile che lui stesso si trovi ad essere sospettato di omicidio (accusato apertamente dalla moglie del vicino).

Ad indagare il tenente Box, uomo forte e tenace, di poche parole ma di cui Ames non si fida.  Sorgono i primi dubbi e interrogativi: i due scomparsi se la intendevano?.

Il suo amore è troppo forte. Deve ritrovare Leona ad ogni costo, a costo, appunto, di trasformare l’agenzia pubblicitaria in un mezzo potente di ricerca. E allora arrivano i primi risultati: una signora che le assomiglia, una foto da cui trarre particolari interessanti. E arriva pure la rabbia, l’impotenza, la forza della disperazione, la lotta contro i gangster. Modi duri, sbrigativi, il pericolo, la soluzione finale.

Scritto in prima persona con un pizzico di autoironia “Sembrava la storia di un Ellery Queen un po’ sbronzo”, e di autocompiacimento  “Agivo come l’eroe di una storia inventata da un abile scrittore di gialli che sa benissimo a che punto ci vuole il massimo di suspense”. Un racconto ben confezionato che evoca atmosfere di inquietudine, di attesa, di dubbio e movimento insieme. Tra l’altro uno dei primi libri a mettere in risalto il mondo spietato della pubblicità.

In I segreti del giallo abbiamo L’estate maledetta di un reporter di Andrea Franco. Praticamente l’esame di un libro (ma non solo) di John Katzenbach, dove l’estate diventa in qualche modo protagonista della storia insieme ad un reporter spregiudicato e al Vietnam, come ricordo di quella dannatissima guerra. Libro criticato aspramente da Stephen King ma proprio nel 2002 ne viene fuori un film di successo. “Con buona pace di Stephen King e dei detrattori dell’ultima ora”.