Il romanzo La ragazza che rubava le stelle (The Map of True Places, 2010) di Brunonia Barry negli Usa sta ripetendo il clamoroso successo del suo romanzo d’esordio, La lettrice bugiarda con il quale l’autrice ci ha fatto conoscere delle protagoniste femminile veramente interessanti e ci ha raccontato qualcosa della città delle streghe, ovvero Salem.
Con il presente romanzo, si torna a Salem ovviamente con altri protagonisti parimenti interessanti, e anche qui la presenza femminile è preponderante, ma dato l’interesse che suscita il romanzo, questo non è di alcun disturbo.
La protagonista è una giovane psicologa di nome Hepzibah "Zee" Finch e si occupa di pazienti con disturbi “bipolari”. Lavora per una famosa dottoressa e fra i vari pazienti vi è Lilly Braedon che ad un certo punto si suicida. Zee era molto coinvolta emotivamente a questa paziente e il suo suicidio la colpisce in modo particolare in quanto sua madre era affetta dalla stessa malattia e si era suicidata.
Questo fatto porta Zee a lasciare il fidanzato e il lavoro per rifugiarsi nella casa paterna e qui trova suo padre vecchio e ammalato, Prende ad accudirlo e nel contempo compie un viaggio nel passato cercando la verità tra menzogne e misteri, amore e odio, violenza e redenzione, perdono e peccato, con la speranza di trovare finalmente il proprio posto nel mondo.
Brunonia Barry, nata e cresciuta nel Massachusetts, ha studiato letteratura e scrittura creativa ed è tra i fondatori della Portland Stage Company, la più grande compagnia teatrale del New England. Il suo amore per il teatro l’ha portata a Chicago, dove si è occupata di importanti campagne promozionali e ha scritto diverse commedie di successo. Oggi vive a Salem con suo marito e Byzantium, il loro amato golden retriever. Con Garzanti ha pubblicato La lettrice bugiarda.
È notte e il silenzio avvolge la baia di Salem. Zee Finch è ferma sul molo e fissa il mare. Il tempo pare essersi fermato. Le stelle brillano nel cielo senza luna e si riflettono sulle acque dell’oceano disegnando un sentiero luminoso.
Una volta Zee conosceva bene quel sentiero. Aveva tredici anni e passava le notti in mare aperto a guidare barche rubate, ma trovava sempre la strada di casa grazie alle stelle. Eppure, un giorno, aveva perso quella rotta, e aveva giurato a sé stessa di non percorrerla più. Perché quel giorno sua madre si era suicidata, all’improvviso.
Zee era fuggita da tutto e da tutti, dedicandosi agli studi in psicologia. Sono passati quindici anni da allora. Ma adesso è venuto il momento di ripercorrere quella rotta perduta. Il suicidio di Lilly Braedon, una delle pazienti più difficili di Zee che ora fa la psicoterapeuta, la costringe a fare ritorno. Le analogie fra il caso della donna e quello della madre sono troppe.
Zee è sconvolta, ma non ha altra scelta: l’unico modo per fare luce sulla morte di Lilly è capire la verità sul suo passato irrisolto. Un passato pieno di menzogne e segreti che molti, nella chiusa comunità di Salem, hanno cercato di rimuovere. Zee non si può fidare di nessuno. Forse nemmeno di suo padre, ormai un uomo vecchio e malato. Non le resta che fare affidamento su sé stessa, imparare a non dare nulla per scontato, rimettere tutto in discussione, anche quando la fuga sembra l’unica via d’uscita. Ma deve fare in fretta. Perché una nuova spirale di violenza rischia di rendere ogni sforzo vano. La verità corre su un’unica strada, che Zee ha dimenticato per troppo tempo ma che, se troverà il coraggio di ripercorrerla, la porterà a casa. Qui potrà finalmente realizzarsi il destino che le spetta.
La ragazza che rubava le stelle di Brunonia Barry (The Map of True Places, 2010) - Traduzione Alba Mantovani, Garzanti, collana Narratori Moderni, pagg. 392, euro 18,60 - ISBN 978-88-11-68194-6
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