Arriva il Vecchio…
Il lago d'oro di Carter Dickson, Mondadori 2010.
Il Vecchio, ergo sir Henry Merrivale, arriva a pagina settant'otto quando viene fatto oggetto involontario di lancio di palle di neve con "una faccia così terrorizzante nella sua collera da non parere quasi umana". Ruggisce e manda pure un accidente, indossa "un cappotto dall'antiquato collo di astrakan" e porta "mezzi guanti lavorati a maglia", un orologio penzolante sul pancione che manda un bagliore d'oro sul vestito nero lucido dal troppo uso. Lo dico perché è uno dei personaggi più riusciti della letteratura poliziesca e non si vede l'ora che entri in azione.
Deve indagare su un fatto estremamente curioso dal risvolto mortale: nella lussuosa dimora Masque House di Dwight Stanhope, ricco uomo d'affari, è stato pugnalato a morte da un ladro mascherato che ha cercato di rubare un quadro di El Greco che rappresenta Guatavita, il Lago d'oro dove gli indiani del luogo gettavano dentro il prezioso metallo due volte all'anno.
Tutto più o meno regolare se non fosse per il fatto che il ladro è il padrone di casa stesso! Se a ciò si aggiunge pure che il signor Stanhope aveva incaricato il giovane ispettore Nicholas Wood di sorvegliare i suoi quadri, si capisce bene come tutta quanta la faccenda sia piuttosto strana e misteriosa. Tanto più (altra aggiunta) che non sembra sia entrato nessuno nella casa e dunque il classico delitto della camera (in questo caso sala da pranzo) chiusa…
Qualche particolare: due sorellastre di primo e secondo letto, una moglie ancora piacente, un grande finanziere, un ufficiale di marina, un playboy, un piccolo teatro all'interno della casa dove in passato è morta una attrice "famigerata" (tanto per creare un po' di tensione), e c'è pure di mezzo un mago che non può arrivare per la neve. A sostituirlo nel piccolo teatro il nostro Merrivale che lascia a bocca spalancata per la sua bravura.
Atmosfera notturna inquietante, indizi sparsi ad arte, un po' di attrazione sentimentale che non guasta mai. Classica riunione finale con la spiegazione di tutto l'ambaradan e l'assassino/a che esce addirittura da una botola ignaro di essere stato scoperto.
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