Un antico manoscritto ritrovato in Galles viene paragonato ad alcune descrizioni del best-seller Il Codice Da Vinci di Dan Brown, romanzo di fantasia che continua a vendere milioni di copie in tutto il mondo grazie anche all'involontaria pubblicità dei critici più feroci, da tempo impegnati a scovare nel testo le frasi più "subdole" e le inesattezze storiche.
Il manoscritto ritrovato, scritto da tal William Spenser, si intitola addirittura The Genealogy of Jesus Christ, ha 594 pagine ed era nascosto nella Biblioteca Nazionale Gallese di Aberystwyth, sulla costa occidentale del Paese.
Risalente al XVII secolo (o così si pensa al momento), il libro fu comprato per 13 sterline 170 anni fa da Thomas Philips, fondatore dell'Università di Llandovery.
Il testo è diviso in due parti: nella prima vi sono alberi genealogici e nella seconda una specie di "Chi è chi" dei personaggi biblici.
L'autore della scoperta è stato il signor Hogan della biblioteca di Aberystwyth, che parlando del misterioso autore William Spenser ha affermato: "La sua è evidentemente la ricerca di una vita, così siamo affascinati e vogliamo capire chi fosse. Non siamo sicuri dove Thomas
Philips abbia trovato il libro".
Gran parte del testo che riguarda Maria Maddalena sarebbe stato cancellato.
La rivista cattolica The Tablet definisce la scoperta eccezionale e potrebbe generare perfino più interesse rispetto alla teologia inventata dal Da Vinci Code.
Un portavoce della Chiesa Gallese ha invece dichiarato che la gente dovrebbe essere scettica sulla provenienza del libro, prima che sia analizzato.
L'opinione dello storico John Spurr dell'Università di Swansea è che se si tratta dell'unica copia rimasta dal diciassettesimo secolo, dovrebbe essere qualcosa d'importante.
Pare che lo stesso Dan Brown sia stato contattato per dare un'occhiata alle pagine.
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