Un profumo di lusso, un capanno per gli attrezzi, un vecchio cane ringhioso, una morte sospetta: disgrazia o omicidio? A Querciaio, paesino etrusco sulle colline di Firenze, l’inverno del 1899 appena cominciato è palcoscenico di un dramma che si presenta subito in tutta la sua angosciante complessità. Grazie alla tenacia della giovane contadina Esterrina, alle sue ipotesi sul fatto, al suo intuito che la porterà a sfidare la resistenza delle autorità e la perplessa cautela del curato del paese, il groviglio degli eventi sarà sciolto. La ricostruzione dell’ambiente rurale dell’epoca, il linguaggio parlato, il costume, i ritmi di vita quotidiana, l’intreccio accattivante e la ricchezza della cifra narrativa accompagnano il singolare epilogo di questa storia, al centro della quale spiccano due preziosi disegni di Pontormo.
Lucia Bruni, nata a Quinto Fiorentino, storica dell’arte e giornalista, fa parte dell’Archivio delle scrittrici toscane ordinato presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Firenze. Nel 1991 è tra i dieci finalisti del concorso per l’opera diaristica promosso da “Tuttolibri” de La Stampa di Torino. Nel 1993 esce per le edizioni Polistampa di Firenze, Mia nonna, Elena di Bombe, “storia minima” soggetto anche dei racconti pubblicati dal 2003 su alcuni periodici. Nel 1998 è segnalata al concorso di narrativa poliziesca inedita “Orme gialle” di Pontedera (finalista nel 2001, 2006 e 2008) e vincitrice al premio “Le Colombe” promosso dal Comune di Scandicci. Suoi racconti compaiono in varie antologie, tra le quali Cronache di delitti lontani (Hobby & Work, 2002).Con il romanzo Il segreto di Raffaello (Palermo, Flaccovio, 2008) ha vinto il Festival “Serravalle noir”, 2008. Le opere Mia nonna, Elena di Bombe e Il segreto di Raffaello, sono presenti, per espressa volontà della presidenza, presso la Biblioteca dell’Accademia della Crusca.
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