In libreria un secondo thriller presentato, in questo mese di ottobre, nella collana Rizzoli HD, si tratta di Lullaby – Dissolvenza di morte (The Liar's Lullaby, 2010) della scrittrice americana Meg Gardiner.
Lullaby è il terzo romanzo della serie dedicata alla psichiatra forense Jo Beckett. I primi due romanzi (The Dirty Secrets Club e The Memory Collector) non ci risultano siano trati tradotti in Italia. Il romanzo ha avuto una ottima accoglienza negli Usa, riportiamo la dichiarazione di Stephen King: "Se vi piace Michael Connolly, allora leggete Meg Gardiner perchè ha vero talento"; mentre Jeffery Deaver in merito si esprime così: "Più di tutti mi piace Jo Beckett, la psichiatra dei morti".
In effetti questo thriller ha tutte le caratteristiche per piacere anche ai nostri lettori, con una protagonista, Jo Beckett che svolge una mansione molto particolare in quanto studia i profili delle vittime quando erano vive per poter dire con certezza le cause della loro morte.
Il caso che deve affrontare in Lullaby è molto complesso e coinvolge una cantante, Tasia McFarland che torna sul palcoscenico dopo essere stata la moglie dell'attuale presidente degli Stati Uniti. Una volta separata Tasia ha scritto una canzone carica di significati politici. Durante il concerto di rientro, accolta da una grande folla, sta avendo successo, ma improvvisamente viene colpita e uccisa da un colpo di pistola. Omicidio o suicidio? Le implicazioni politiche sono molte e da più parti si preme sulla polizia per chiudere il caso con un verdetto di suicidio. Ma sarà vero?
Spetta a Jo Beckett fare luce su cosa sia effettivamente successo poco prima dello sparo.
Meg Gardiner è nata in a Oklahoma nel 1957, ma attualmente vive in Inghilterra con il marito e tre figli. E' stata avvocato. Ha insegnato all'Università di Santa Barbara.
I suoi libri più noti sono quelli della serie Evan Delaney (cinque romanzi)
Un brano:
"Jo pensò a quali ragioni un ufficiale di polizia che stava facendo carriera in fretta a chiedere l'assistenza di una psichiatra forense: la necessità di pararsi il culo, di fare più punti degli avversari, di procurarsi un capro espiatorio. Gli sbirri chiamavano Jo quando riuscivano a stabilire come una persona era morta -una caduta, un'overdose, l'investimento di un bus — ma non il perché. Jo indagava lo stato mentale della vittima e ripercorreva le sue ultime ore per chiarire se era caduta dal tetto perché era inciampata o perché era saltata, se l'overdose di barbiturici era stata accidentale o deliberata, se era finita per distrazione sulla traiettoria del bus o se qualcuno l'aveva spinta"
La quarta:
Sul palco del concerto che segnerà il suo grande rientro sulla scena, la cantante Tasia McFarland impugna una pistola e si mette a farneticare di morte, sacrificio e martirio. Si scatena il panico e, tra effetti speciali, musica assordante e spari, Tasia rimane uccisa. È stata una messinscena finita male, un suicidio, un omicidio? Per stabilirlo, la psichiatra forense Jo Beckett ha ricevuto l'incarico di condurre un'"autopsia psicologica" sulla vittima. Ma deve fare i conti con un dettaglio tutt'altro che secondario: Tasia era l'ex moglie dell'attuale presidente degli Stati Uniti, e la polizia subisce pressioni sempre più forti perché il caso si chiuda con un verdetto di morte accidentale. Ma le cose non sono così semplici. C'è l'ombra di uno stalker ossessionato da Tasia, il sospetto di un complotto politico, oscuri messaggi nascosti nei testi delle ultime canzoni. E per Jo, l'unica cosa che conta è la verità.
Lullaby. Dissolvenza di Morte di Meg Gardiner (The Liar’s Lullaby, 2010)
Traduzione P.P.R. Naldi, Rizzoli collana Rizzoli HD, pagg. 395, euro 16,00
ISBN 978-88-17-04233-8
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