Ipnotica è l’esperimento di sei autori che hanno deciso di cimentarsi con il genere noir, dando vita a questa antologia di racconti, curata da Cinzia Tani.
In realtà gli spunti raccolti in questa antologia sono vari e derivano dalle suggestioni e dagli stimoli che il lettore riceve durante il percorso tra le pagine.
Sicuramente ci sono una serie di fili conduttori che legano i vari racconti e che danno unità tematica all’opera, ma ciascuno mantiene comunque una sua unità e indipendenza narrativa, che permette con facilità di saltare dall’uno all’altro.
Una caratteristica comune è sicuramente la brevità. Tutti i racconti si snodano in poche pagine, mirando a raccontare una breve storia, uno spaccato di vita del personaggio, focalizzandosi su una tematica o su uno spunto. Questo può essere probabilmente dovuto al fatto che molti di essi siano stati scritti partendo dai quadri di Edward Hopper, pittore americano del ‘900, con lo scopo di raccontare le vicende umane dei personaggi, di trasmettere le emozioni suggerite dai quadri stessi.
Con lo scorrere della lettura si incontrano, inoltre, una serie di tematiche ricorrenti, che ogni autore affronta secondo il proprio stile e le proprie abilità narrative. Fortemente presenti sono le passioni umane, gli stati d’animo che scuotono i personaggi in alcuni momenti della propria vita, i rapporti difficili con le figure dei genitori.
Proprio in questo senso si tratta di racconti noir. Chi si appresta a leggere questo libro non deve aspettarsi efferati assassini, poliziotti e commissari che indagano sui delitti e la chiusura del caso con la cattura del colpevole, perchè resterebbe deluso. Deve invece aspettarsi l’indagine nel profondo dell’animo umano, alla scoperta di passioni e sentimenti distruttivi che spingono i protagonisti a gesti estremi, dai qual emerge il noir che pervade l’intero libro.
Un accenno a parte merita il “ciclo di Max”, personaggio ispirato al protagonista di una canzone di Paolo Conte, a cui ciascun autore dedica un racconto. Max emerge in sei sfaccettature diverse, ma complementari, mostra i lati più oscuri di sé attraverso la penna di questi sei autori.
Vale la pena leggere Ipnotica? Certo, se si è in cerca di una lettura originale, un po’ fuori dalle righe e ricca di spunti di riflessione.
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