The Losers di Sylvain White per quanto adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto DC/Vertigo, sembra in tutto e per tutto uno spin-off di A-Team, infinitamente inferiore però. Cinque agenti col pelo sullo stomaco alto così mettono a ferro e fuoco mezza giungla boliviana salvo pentirsi sulla via di Sucre quando si tratta di salvare la vita ad un gruppo di bambini. Siccome qualcuno li lascia col cerino acceso in mano, i cinque entrano in clandestinità salvo organizzarsi per smascherare chi li ha condannati ad una vita di losers, appunto.
Stanco come un cavallo stanco, The Losers si trascina come può, cioè male, verso la fine. La scena con le banconote che svolazzano nell’aeroporto è l’unico momento nel quale ci si libera dalla cappa di noia. Sulla volontà della citazione non ci giuriamo, ma fa lo stesso. Trattasi nientemeno che del finale di Rapina a mano armata (con piccole variazioni…) dell’immenso Stanley Kubrick.
Tutto il resto conta poco o nulla.
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