Osservo mia figlia e mia madre uscire da casa. Lara le abbraccia e le bacia. Sono distrutte, non capisco come si reggano ancora in piedi. Andate, vi prego. Riposate, io sarò qui ad aspettarvi. Non preoccupatevi per me, non può accadermi nulla di male. Che silenzio. Una pace mai provata. Scorgo la figura di Lara, immobile nell’ingresso. Fasciata nel suo abito nero smanicato. Le calze velate e le scarpe décolleté col tacco alto. Sembra un’attrice del cinema, la mia donna. Sono stato fortunato a incontrarla, seppure per così poco tempo. Quanti rimpianti, altroché, non credo a chi afferma di non averne, neppure se lo giurasse sul letto di morte. La mia sola consolazione è che alle mie donne d’ora in avanti non mancherà nulla. Ho fatto il mio dovere, ho mantenuto la promessa. Baccaredda boy ha sempre tenuto fede alla sua parola, con chiunque.

Sento come un buco allo stomaco... non ho più lo stomaco. Non avverto neppure le pulsazioni del sangue alle tempie. Quelle rapide compressioni che scandivano il tempo delle mie notti insonni. Adesso, ne vivrò una eterna, di insonne notte. Tutto perché sono morto, Cristo! Come cazzo è potuto accadere? Stavo tanto bene, dopo che lasciai la galera. Due mesi da sogno, con la mia compagna. Innamorati e felici, finalmente.

Ho avuto qualche piccolo problemino nelle ultime settimane, niente di più. Un po’ di affanno, a volte mi sentivo stanco come se avessi scaricato le cassette al mercato della frutta. Pensare che non ho mai lavorato in vita mia. Di certo non si può morire per un po’ d’affanno e astenia. Dottore del cazzo! Voleva che facessi gli esami del sangue e un ecocardiogramma. A me, che mi sono pippato l’intera Colombia e mezzo Ecuador senza batter ciglio. Fanculo anche a lui! Che mi è successo? Ricordo solo di essere svenuto per strada e mi sono risvegliato all’obitorio. Ma si può svenire come una donnetta del cazzo e finire sul tavolo dello scanna cristiani? Che vita di merda.

E’ inutile che mi arrovelli il cervello, oramai non ci posso fare niente. Non è così, mio buon Dio? Ehi, ci sei? Batti un colpo, furfante leggendario. Se davvero esisti, dammi la prova. Adesso! Resuscita questa simpatica canaglia, così come sono, senza cuore né stomaco. Impasta la segatura e la paglia con la bile esplosa dal fegato per la rabbia. Dà nuova forma alle mie interiora... bugiardo! Tu non esisti... che cazzo ci parlo a fare con te.

Lara, il tuo dolore mi strazia, siediti vicino a me. Hai un viso da favola, piccola mia. Sono contento che tu non pianga più. Non voglio. Sorridi amore mio. Così, brava. Mi rendi felice. Chissà a cosa stai pensando di tanto buffo, a quale momento passato insieme sei andata con i ricordi. Sei felice, lo vedo. Anch’io lo sono, davvero. Non m’importa d’essere morto. Non sto soffrendo. Sei giovane, tanto giovane... desidero che tu viva felice.

Bussano alla porta. Chi può rompere i coglioni a quest’ora? Non lo sanno che c’è un morto in questa casa? Non andare Lara, non aprire a nessuno. Restiamo soli per l’ultima notte. Lara, no! Non dovevi andare. Che si fottano i dolenti in pellegrinaggio. Chi è? Mandali via, che tornino domani.

Ha richiuso la porta. C’è qualcun altro nell’appartamento, oltre a noi due. Non vedo... non riesco a guardare nell’altra stanza. Lara, chi è? Torna da me, mi sento solo.

Avverto due ombre passare rapide nel corridoio, ho scorto i loro movimenti attraverso la porta socchiusa della mia cameretta. Che succede? Dove stanno andando? Lara, stai bene? Che cazzo sta capitando? Sento chiaramente i rumori in camera di mia madre. La poltrona che viene strisciata sul pavimento, i passi veloci e ravvicinati. Sento le risa, appena nascoste. Il letto di mamma che cigola, lo schiocco di alcuni baci, i primi gemiti. Mi accorgo che si stanno spogliando, facendo cadere gli abiti sul pavimento. Ancora baci, intensi, pieni di saliva. Sento i corpi che rotolano sopra al materasso.

- Ti voglio. –

- Ma c’è lui di là. –

- Lo so. Mi eccita, a te no? –

- Sì... –

- Sei bagnata, voglio leccartela. –

- E’ tua, amore. –

La fica è quella di Lara, ne sono certo. Ma lui chi è? Se potessi alzarmi, vi soffocherei con le mie mani. Bastardi! Brutta troia schifosa!

- Prendimi così, lo voglio tutto... –

Si sta facendo pompare l’occhio del sedere nella stanza da letto di mia madre. Con me faceva sempre storie, quando le chiedevo il suo didietro. I miei soldi, maledetta! Che tu possa seguirmi presto all’inferno. Ti torturerò per l’eternità.