1934. Eupremio Carruezzo e Luciano Serra, poliziotti della Divisione Affari Generali e Riservati, conducono l’inchiesta sull’assassinio di un ustascia trovato morto nel suo appartamento romano. Della faccenda si interessa anche il loro capo supremo, Arturo Bocchini. Dai rapporti di un informatore politico – che nella sua veste pubblica è un esponente di punta dell’antifascismo italiano a Parigi – è infatti emerso un piano per uccidere il re Alessandro di Jugoslavia, che i nazionalisti croati considerano il principale ostacolo alla conquista dell’indipendenza.
Tra discussioni metafisiche e incontri stravaganti, le indagini portano Carruezzo e Serra nella capitale francese, città fosca e misteriosa, popolata di fuoriusciti e spie internazionali, in una Barcellona inquieta, dove tutto pare alludere alla guerra civile lì da scoppiare, e infine a Marsiglia, teatro degli avvenimenti decisivi. A Roma, ad attenderli al rientro dalla missione, ci sarà Mussolini in persona.
Luciano Marrocu ha insegnato all’Università La Sapienza di Roma e attualmente insegna Storia Contemporanea all’Università di Cagliari, città in cui vive. È autore di numerosi saggi e di tre romanzi, tradotti anche all’estero, che hanno sempre come protagonisti Carruezzo e Serra: Faulas (2000), Debrà Libanos (2002) e Scarpe rosse, tacchi a spillo (2004).
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