Gli affezionati lettori di Segretissimo - storica collana della Mondadori dedicata allo spionaggio e all’action - avranno già scoperto in edicola questo mese una grande novità: lo speciale 38 della collana, Sniper Extreme, dà il via ad una serie di ristampe dedicate allo Sniper Russell Kane, il personaggio che Alan D. Altieri tenne a battesimo nella collana ben quindici anni fa.
In esclusiva assoluta, ThrillerMagazine intervista il suo autore e l’editor della collana, Franco Forte, che ha reso possibile questo progetto.
Franco Forte, Segretissimo dedica una collana “figlia” ad un altro suo grande eroe, a dimostrazione che i personaggi italiani non hanno nulla da invidiare all’inossidabile SAS. Puoi raccontarci com’è nata l’idea di “Sniper Extreme”?
Credo che Russell Brendan Kane sia uno dei personaggi meglio riusciti dell’action-combact internazionale, e i romanzi e i racconti dedicati a questo personaggio sono entrati di diritto nella storia non solo della collana Segretissimo, ma della spy story nazionale e internazionale.
Mancavano però dei tasselli per completare il quadro, e quando sono diventato editor del Category Mondadori (cioè delle collane che la casa editrice di Segrate distribuisce in edicola, da Segretissimo a Urania ai Gialli Mondadori) è stato abbastanza naturale pensare di dare sostegno e continuità alla saga dello Sniper. Volevo dei romanzi inediti, che continuassero le avventure di Russel Kane, ma nel frattempo non mi dispiaceva l’idea di riproporre ai lettori tutta la serie di romanzi e racconti che hanno avuto questo fantastico personaggio come protagonista (nel mio gusto personale, solo il Wulfgar della trilogia di Magdeburg può vantare qualche credito in più rispetto alla potenza espressiva di Russell Kane).
Ecco allora che, facendo riferimento alla raccolta Professionista Story, che raccoglie tutti i romanzi di Stephen Gunn con protagonista Chance Renard (il Professionista, appunto), e che ha dato ottimi risultati di vendita e di apprezzamento del pubblico in edicola, ho pensato di dare vita a questa Sniper Collection, raccogliendo a due a due tutte le opere di Alan D. Altieri che avessero Russell Brendan Kane come protagonista.
Sniper Extreme è il primo volume, e raccoglie i primi due romanzi del ciclo, cioè Campo di fuoco e L’ultimo muro.
L’appuntamento si ripeterà annualmente, ogni estate: a luglio 2014 uscirà il secondo volume, Sniper Rising, che comprenderà il terzo romanzo con Brendan Kane, Victoria Cross, e un inedito d’eccezione che continuerà le avventure dello Sniper, ovvero Orizzonti di fuoco, che Altieri sta scrivendo in esclusiva per Segretissimo.
La collezione delle storie di Kane si concluderà nel 2015, sempre a luglio, con un altro straordinario volume intitolato Sniper Forever, che raccoglierà l’inedito Corpi nella corrente, oltre a tutti i racconti dello Sniper apparsi nel corso del tempo.
Un’operazione a vasto raggio, insomma, che vuole essere un tributo a uno dei più validi autori italiani e, al contempo, a uno dei suoi personaggi più riusciti.
Lo sniper Russell Kane è tornato: quali sono i tuoi sentimenti nei suoi confronti, dopo tutto questo tempo? Ti senti più padre del personaggio o più un suo commilitone?
Anzitutto, Lucius, grande grazie per l’interesse di ThrillerMagazine e dei suoi lettori verso il mio lavoro. Grande grazie anche al grande Franco Forte, editor extraordinaire di Segretissimo. Sua la pianificazione futura del ritorno dello Sniper.
Venendo alla tua domanda, questo ritorno di Russell Brendan Kane mi dà l’opportunità non solo di riprendere uno dei miei personaggi preferiti ma completare la sua saga, concepita per cinque romanzi e lasciata in sospeso con Victoria Cross, il terzo libro.
Come mi sento rispetto al personaggio? Diciamo che sono il suo “shadow spotter”. Rimango al fianco dello Sniper come un’ombra, osservando tutto quanto - sia dentro di lui sia fuori di lui - ma intervenendo solo come... narratore.
Ruolo anomalo? Ipotizzo di sì. Ma pressoché ogni cosa che riguardi Russell Kane è anomala.
Per i nuovi lettori di Segretissimo, che conosceranno il tuo personaggio per la prima volta questo mese in edicola, puoi tracciare un breve ritratto di Russell Kane?
Riallacciandomi alla risposta precedente, Russell Brendan Kane - ufficiale delle SAS, Special Air Service, le quasi leggendarie forze speciali britanniche - è alle prese con un profondo, inestricabile conflitto interiore.
Laureato in medicina da un lato, accademico della killer élite dall’altro. Salvare vite, cancellare vite. A ogni passo, a ogni missione, a ogni “tiro”, Russell Brendan Kane è costretto a muoversi in questa infida, malefica “terra di mezzo”. Ecco perché, in ogni sua storia, da un lato compie una operazione di chirurgia d’emergenza, dall’altro lato non esita di fronte alla teoria e pratica del tiratore scelto: one shot-one kill.
L’altro conflitto profondamente radicato in Russell Kane è quello contro il Potere, “P” inevitabilmente maiuscola e tetramente orwelliana. Per Russell Kane, il Potere rimane sempre, comunque e dovunque un’entità maligna. Una entità da combattere a ogni costo e contro ogni logica.
Emblematico, in questa direzione, il suo rapporto di acido antagonismo - per non dire di molto peggio - con Ian Martin Foster, niente meno che Primo Ministro britannico, personaggio importante che appare ne L’ultimo muro e che torna in Victoria Cross.
In sintesi, a un addestramento meta-combat spinto ben oltre i limiti estremi, a una perizia di tiratore scelto che sconfina nello Zen, Russell Kane È una contraddizione in termini.
Sono passati quindici anni da quel settembre 1998, quando nelle edicole apparve “Campo di fuoco”. Secondo te nel frattempo il mondo è cambiato o sono solo cambiati i nomi con cui chiamiamo i “cattivi”? Il mondo dello Sniper infatti non sembra per nulla “datato”.
Ti sono molto grato di questa domanda, che considero molto significativa e importante.
In questa direzione, voglio schierarmi al fianco di tutti gli autori italiani di Segretissimo. Parlo dei grandi Stephen Gunn, Stefano Di Marino, Gianfranco Nerozzi, Andrea Carlo Cappi, Secondo Signoroni, “Kevin Hochs”. Potremmo essere davvero gli ultimi a trattare in forma narrativa tematiche, get ready, “politiche”. Facendolo senza timori, senza ipocrisie ma soprattutto senza pietà.
Quando Franco Forte mi ha inviato - nel pieno rispetto della prassi editoriale - le copie autore di Sniper Extreme, inevitabilmente ho dato un’occhiata qua e là sia a Campo di fuoco, il primissimo romanzo della serie, sia a L’ultimo muro, suo seguito diretto. Qualcosa che mi ha mandato freddo alla schiena è stato scoprire che, passati proprio quindici anni da quando quei due libri sono stati scritti, ebbene là fuori... non è cambiato assolutamente niente.
Il Messico (Campo di fuoco) è tuttora nel mezzo di una vera e propria guerra civile della cocaina. Riprova di questo vero e proprio disastro sociale, civile, umano, è l’orrido massacro di Ciudad Juárez.
Il Medio Oriente (L’ultimo muro), continua a essere un calderone macabro che ormai rende del tutto superfluo, e peggio che deprimente, qualsiasi commento.
No, Lucius, temo proprio che i libri dello “Sniper” NON siano datati. Non una prospettiva troppo incoraggiante sullo stato della... human nature.
Rispetto alle uscite originali hai apportato delle modifiche? Ci sono state invece modifiche che avresti voluto fare ma che hai evitato per lasciare integro il romanzo originale?
All’epoca, le edizioni originali Segretissimo avevano un comprensibile limite di paginazione. In seguito, TEA Libri ha riproposto i romanzi “Sniper” nella versione, passami il termine, “Director’s Cut”.
I testi “Director’s Cut” sono di poco più lunghi e con alcuni meandri d’intrigo che nelle prime edizioni Segretissimo furono (sempre all’epoca), semplificati.
Grazie di nuovo a Franco Forte e alla contrattualizzazione con TEA, Sniper Extreme presenta proprio il “Director’s Cut”.
Ehi, che altro si può chiedere?
Il tuo rapporto con il cinema è sempre stato intenso. In una ipotetica trasposizione cinematografica dei tuoi romanzi, quale attore vedresti nel ruolo di Kane? Visto che parliamo di ipotesi, non dev’essere per forza un attore “disponibile” oggi.
Altra ottima domanda e ti ringrazio.
A tutti gli effetti, il personaggio dello “Sniper” è un’estensione del protagonista di un film che scrissi lungo tempo fa, e che venne poi effettivamente realizzato a Montreal, Canada, e dintorni nel 1995. Il film in questione è Silent Trigger - en.wikipedia.org/wiki/Silent_Trigger - con l’ottimo e imponente Dolph Lundgren nel ruolo del tiratore scelto, diretto dal fuoriclasse Russell Mulchay.
Quasi vent’anni più tardi, gli “sniper” in senso lato sono diventati un vero e proprio cardine della cinematografia d’azione.
Jude Law è il leggendario sniper sovietico Vassili Zeitsev ne Il nemico alle porte - en.wikipedia.org/wiki/Enemy_at_the_Gates - il kolossal sulla Battaglia di Stalingrado diretto dall’eccezionale regista francese Jean-Jacques Annaud.
Mark Wahlberg ha fatto un lavoro formidabile in Shooter - it.wikipedia.org/wiki/Shooter - diretto dall’ugualmente formidabile Antoine Fuqua. Oltre alla battaglia iniziale, da non perdere la sequenza di tiro tra i ghiacci.
Ciò premesso, chi potrebbe interpretare Russell Brendan Kane oggi? Pur non facendo un “casting” dei miei personaggi scritti, il mio voto va a Eric Bana - it.wikipedia.org/wiki/Eric_Bana - solido attore di origini australiane che continua a dare prova di saper maneggiare con grandissima professionalità il più ampio spettro di personaggi. Eric Bana è passato da Hulk a Enrico VIII, dal guerriero troiano Ettore in Troy di Wolfgang Petersen al super-killer del Mossad di Munich, diretto da Steven Spielberg. Eppure, per me il suo “pezzo duro” rimane il personaggio di Norm “Hoot” Gibson, lo specialista della Delta Force pressoché al centro del capolavoro bellico di Ridley Scott Black Hawk Down, it.wikipedia.org/wiki/Black_hawk_down.
Insomma, Eric Bana as Russell Kane? Dove firmo?
Per finire, una domanda obbligatoria, che sicuramente ti sarai sentito rivolgere infinite volte ma che non posso omettere: tornerà Russell Kane con un romanzo inedito?
Una domanda che ci riporta in linea retta alla tua domanda iniziale. La risposta è SÌ.
Non uno ma due romanzi inediti con i quali intendo chiudere - proprio in Mondadori Segretissimo - la saga dello “Sniper”.
Già da settembre 2013, sarò al lavoro sul lungamente atteso Sniper 4: Orizzonti d’Acciaio. Sorry, guys: between then and now I had Magdeburg to put to the torch...
L’inizio di Sniper 4 vede Russell Kane sopravvivere alla battaglia nella Baia di Imuruan, Isola di Katawan, lo scontro che chiude Victoria Cross. Da quel punto in avanti, parte la sua caccia “privata” alla sua nemesi personale, Declan Michael Cross, famigerato terrorista free-lance. Il quale Cross però non è certo stato a sorseggiare margaritas. Cross ha infatti già allineato il suo prossimo intrigo sull’orlo dell’abisso. Qualcosa che coinvolge un super-drone Global Hawk -(it.wikipedia.org/wiki/Northrop_Grumman_RQ-4_Global_Hawk) - un generale indiano (dell’India) deciso a regolare conti davvero grossi e la più grande flotta aerea “in naftalina” del mondo, la quale giace sugli “orizzonti d’acciaio” di un remoto deserto dell’Australia.
Victoria Cross e l’inedito Orizzonti di acciaio costituiranno la doppietta “Sniper” di Segretissimo Special 2014.
Il flusso è destinato a continuare, e a concludersi, nell’estate 2015 con l’ulteriore inedito Sniper 5: Corpi nella corrente. Che l’immortale Ernest Hemingway possa perdonarmi per parafrasare il titolo del suo ultimo capolavoro, Isole nella corrente.
La corrente di Corpi nella corrente è quella del Gange, fiume sacro dell’India. Ma questa volta, non sono solo le fiammelle del lutto induista a punteggiarne le acque. Mentre un super-virus che fa sembrare la famigerata SARS come Disneyland si scatena sullo scacchiere asiatico, Russell Kane ritrova da un lato una perduta, letale donna-guerriera, dall’altro lato è costretto a stabilire la più blasfema delle alleanze. In Corpi nella corrente - sulle rive di un Gange tramutato in un fiume degl’inferi, tra i roghi di una pandemia che potrebbe avere conseguenze bibliche - tutti i nodi dello “Sniper”, in un modo o nell’altro, dovranno essere risolti. Forse nello stesso modo in cui venne risolto il... nodo gordiano.
A Corpi nella corrente, saranno abbinati i “racconti dello Sniper”: che cosa ne è di Russell Brendan Kane una volta varcato quell’ultimo fiume.
Insomma, tiri davvero a lunga distanza. Intanto, cominciamo con Sniper Estreme.
Ancora grazie a te, Lucius, a Franco Forte e a tutti coloro che hanno voluto seguirci qui su ThrillerMagazine!
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