Procede scalpitante il successo de Il mercante di libri maledetti, il grande medieval thriller (con gustose sfumature bibliofile) che ha lanciato il giovane Marcello Simoni ai primi posti delle classifiche letterarie italiane.
ThrillerMagazine segue Simoni, il suo libro e il suo successo sin dal primissimo minuto, ed è quindi giunto il momento di informare i lettori sui nuovi sviluppi della sua carriera.
Oltre ai romanzi, infatti, lo scrttore di Comacchio ha cavalcato l’onda digitale iniziando a presentare un romanzo a puntate, un omaggio al feuilleton classico seguendo la via aperta agli inizi di quest’anno da Stefano Di Marino con il suo ciclo di cappa e spada (rubriche/12015/) e Pietro Ballerini Puviani con il suo romanzo d’avventura pubblicato gratuitamente (rubriche/12336/), a dimostrazione che la rivoluzione dell’eBook sta riportando in auge stili letterari popolari andati persi per mere questioni tipografiche.
Andiamo quindi ad incontrare il più promettente nuovo autore di thriller storici.
La lista dei premi e riconoscimenti del “Mercante” si è da poco arricchita del Premio Bancarella: vuoi raccontarci qualcosa di questa esperienza?
La peculiarità del Bancarella è quella di essere un premio composto da una giuria di librai indipendenti, quindi, oltre a rappresentare un’illustre tradizione radicata nella storia libraria italiana (e non solo), consiste in un importante “indice di gradimento” dei titoli più venduti - e quindi diffusi - nel nostro Paese. Al pensiero di trovare il mio nome nell’albo d’oro del Premio, insieme a Ernest Hemingway, Umberto Eco, Ken Follett, John Grisham, Andrea Camilleri e Donato Carrisi mi riempie di gioia, ma mi fa anche comprendere di avere molto lavoro da fare. Questa consapevolezza, in parte, l’avevo già maturata prima della proclamazione del vincitore, confrontandomi con gli altri conque finalisti. Tutti grandi uomini e grandi professionisti. Stare accanto a persone del genere ti invoglia a fare sempre meglio, a crescere.
Ormai da parecchi mesi porti il tuo libro in giro per l’Italia: come ti sembra l’interesse del pubblico? Influenzato dai premi vinti o sinceramente coinvolto?
Quando sei davanti allo schermo a scrivere, ti senti la persona di sempre o un autore apprezzato e premiato?
Quando lavoro a una storia tendo ad astrarmi dalla mia personalità per intercalarmi in quella dei personaggi che descrivo. Perciò, da quando lavoravo ai miei primi racconti di diciassettenne a oggi, praticamente non è cambiato nulla. Se mi trovo nei panni di un benedettino del XIII secolo intento a risolvere un enigma o di un corsaro turco impegnato in un arrembaggio, la consapevolezza del successo di Marcello Simoni potrebbe soltanto essermi d’intralcio, e mi toglierebbe pure una certa dose di divertimento...
Da alcuni giorni hai raccolto la grande eredità del feuilleton e hai iniziato un romanzo a puntate in eBook. Vuoi parlarci di questa iniziativa?
È stato con grande entusiasmo che ho accettato di inaugurare un progetto ideato dal mio editore (Newton Compton), cioè di dare vita a una nuova collana di romanzi in formato eBook - gli Originals - destinati a uscire a puntate, come i vecchi romanzi d’appendice.
La scelta di dividere un romanzo a puntate è, in parte, una scommessa con i ritmi di lettura contemporanei, per testare se ancora oggi il pubblico si lascia affascinare da storie che si concludono nei momenti clou, per poi riprendere il mese successivo. D’altro canto questo esperimento ha già dimostrato di funzionare. Basti pensare ai sequel televisivi che tengono inchiodati milioni di spettatori davanti alla tivù. Sto pensando a serie come Dexter, Vampire diaries o Trono di spade... Per scrivere il mio romanzo, non mi sono fermato all’esempio di Alexandre Dumas e Ponson du Terrail, ma mi sono basato anche su questi modelli.
Il romanzo, una volta pubblicato interamente, vedrà anche una pubblicazione cartacea?
Si tratta di una questione ancora top secret, anche per me.
Stiamo tutti aspettando la seconda avventura di Ignazio da Toledo: sai dirci quanto manca alla pubblicazione? Ma soprattutto... ci saranno antichi manoscritti misteriosi?
La trama è ambientata in Spagna e in Linguadoca, nel 1227. Il tema principale verte sulle trasmutazioni alchemiche del Basso Medioevo, con le quali Ignazio da Toledo dovrà fare i conti, ma avrà anche a che fare con un manoscritto perduto, il Turba philosophorum, che si dice fu scritto dai discepoli di Pitagora e di Ermete Trismegisto. A differenza del mio primo medieval thriller, dedicato alla ricerca di uno pseudobiblion, questo manoscritto è autentico, al punto che per scrivere il romanzo ho dovuto leggerlo più volte e provare a decifrare alcuni suoi aspetti enigmatici.
Per iniziare l’avventura di Rex Deus. L’armata del Diavolo, ecco il link: http://blog.newtoncompton.com/rex-deus-l-armata-del-diavolo-1-il-patto/
Per chi ancora non avesse letto Il mercante di libri maledetti, ecco il link alla sua pagina Newton Compton ricca di contenuti: http://blog.newtoncompton.com/il-mercante-di-libri-maledetti/
Chi invece voglia acquistarlo in eBook (.mobi) su Amazon, ecco il link: http://www.amazon.it/mercante-maledetti-eNewton-Narrativa-ebook/dp/B0062ZNH3O/ref=sr_1_2?s=books&ie=UTF8&qid=1343938050&sr=1-2
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